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Coronavirus, Boccia: "Studio Cts non era segreto"

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Roma, 1 set. (Adnkronos) - "C'è chi lavora per il Paese e chi lavora contro. Giorgia Meloni avrebbe potuto informarsi, chiedendo a ognuno di noi e le avremmo dato le informazioni che sono state date al Paese". Lo ha detto intervenendo a "Agorà" su Raitre il ministro per gli Affari regionali, Francesco Boccia, rispondendo alla presidente di Fdi, secondo la quale il governo ha occultato uno studio sulla diffusione del Coronavirus e le previsioni sulla mortalità, elaborato dal Cts, già dal 12 febbraio.

"A fine febbraio, inizio marzo, l'Italia era considerato un Paese di untori, se dopo qualche mese siamo diventati un modello da seguire e uno dei Paesi più sicuri è perché, evidentemente, abbiamo fatto qualcosa e hanno funzionato le scelte che il governo ha assunto. Lo studio, voglio ricordarlo, è stato commissionato dal ministero. Il 12 febbraio penso siano state messe in giro delle bozze per una simulazione che prevedeva delle ipotesi, delle previsioni".

"Lo studio - ha aggiunto Boccia - ha avuto una sua evoluzione e poi un epilogo il 5 o 6 marzo. Se non ricordo male aveva tre opzioni ma non c'era nulla da nascondere, perché era una delle tante valutazioni su delle ipotesi. C'erano delle simulazioni che prevedevano da uno a due milioni di contagiati, valutando cosa sarebbe successo come impatto sulle terapie intensive e su sistema sanitario. Non mi pare sia un segreto di Stato, dato che ne abbiamo discusso a marzo.

"Gli studi e le analisi rigorose sono stati tanti. Ricordo che a noi del governo dicevano che eravamo cattivi, che non dovevamo chiudere, che si trattava poco più di un'influenza. Ricordo i leader della destra che dicevano che stavamo affamando il Paese... erano gli stessi giorni. Invece - ha concluso il ministro delle Regioni - abbiamo fatto delle valutazioni molto rigorose. Non c'è un segreto di Stato. Parliamo di uno studio autorevole che poi è stato completato il 5 o 6 marzo".

Tpl - "Le linee guida sono assolutamente unitarie. Capisco chi cerca di raccontare un'Italia divisa ma al contrario finora abbiamo chiuso tutti gli accordi più importanti - dalle chiusure alle riaperture, fino alla scuola - sempre all'unanimità. Ricordo che quegli accordi hanno sempre funzionato. Se parliamo di trasporti ricordo che non era facile disciplinare il trasporto pubblico locale, il trasporto locale, che sono luoghi naturali di aggregazione. Il lavoro che abbiamo completato ieri, dopo molte settimane, è ottimo", ha detto Boccia, parlando dell'accordo raggiunto ieri tra ministeri competenti, regioni e enti locali, sul trasporto pubblico locale e scolastico, in vista della riapertura della scuola.

Regionali - Le regionali non saranno un test sulla tenuta della coalizione di governo "perché M5s e Iv non hanno avuto il coraggio di allearsi con il Pd. Il governo non è rappresentato, al punto che in alcune regioni siamo addirittura avversari politici. Non vedo come si possa costruire un legame tra i risultati delle regioni, dove il centrodestra si presenta unito, e l'alleanza di governo che non è unita".

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