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Cbdmania.it si conferma leader del mercato durante il lockdown

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(Torino, 16 giugno 2020) - Torino, 16/06/2020 - Nonostante la crisi da pandemia da Coronavirus abbia portato ingenti danni a diversi settori, la quarantena in casa ha garantito sorprese a determinate aziende, tra cui quelle addette alla vendita della

Boom di vendite di cannabis legale

La crescita registrata è di oltre il 300% e si giustifica ampiamente con l'isolamento domestico, com'è facile intuire. Aziende che a febbraio avevano circa una settantina di ordini giornalieri sui propri e-commerce, dichiarano di aver quintuplicato le vendite in meno di un mese, rischiando addirittura di non riuscire a completare tutti gli ordini in tempo. Alcune aziende si sono anche attrezzate con riders già presenti sul territorio per consegnare le merci. Il responsabile del più grande e-shop di cannabis legale in Italia, Cbdmania.it, ha, infatti, dichiarato: “abbiamo avuto nel mese di aprile un incremento delle vendite pari al 300% rispetto al periodo pre-covid. Nei mesi successivi alla chiusura totale i numeri sono nuovamente scesi, ma si sono stabilizzati su valori nettamente superiori a quelli registrati nel primo bimestre dell'anno. Abbiamo ricevuto richieste di assistenza da parte di clienti in difficoltà anche con le semplici e intuitive procedure di acquisto sul nostro shop-online -che abbiamo guidato nella prima esperienza di shopping sul web-. Questo ci fa pensare che il lockdown ha avvicinato gente che fino a poco tempo fa non aveva mai acquistato online”.

Interessante è anche l'approdo alla cannabis legale da parte di consumatori abituali di prodotti illegali che, impossibilitati ad acquistare su strada durante il lockdown, hanno cercato una valida alternativa legale e acquistabile in rete. In questo modo è stato possibile utilizzare il CBD al posto del più classico THC, un'alternativa più rilassante.

Questo trend ha portato numerosi vantaggi, sia dal punto di vista economico (meno mercato nero e più imposte riscosse), che dal punto di vista sociale, grazie alla riduzione degli effetti psicotropi del THC. Benefici riscontrati anche per le piccole catene distributive che hanno potuto ampliare facilmente il proprio parco clienti, sia nelle grandi città, dove le richieste sono aumentate a dismisura, sia nelle piccole città, dove è nato un vero e proprio servizio di consegna a domicilio che prima della quarantena non era presente.

Conseguenze post lockdown sul mercato illegale di THC

Nonostante sia prevedibile un ritorno all'uso del THC illegale da parte di numerosi consumatori abituali, i dati statistici prevedono un calo che comunque ha del positivo: il numero di persone “convertite” ai prodotti legali sarà notevole, con ottimi vantaggi sia per le vendite, sia per il governo. Le previsioni hanno infatti calcolato che numerosi acquirenti di CBD, ritenuti altamente soddisfatti grazie a questionari anonimi, rimarranno fedeli ai prodotti legali, garantendo di fatto introiti alle piccole imprese venditrici di cannabis legale, allo stato, e una netta sottrazione di soldi alle mafie. Inoltre, anche se fra alti e bassi amministrativi, il Governo sta cercando di trovare una soluzione per approvare in maniera definitiva la vendita di cannabis sativa con percentuale di THC inferiore allo 0,5%, consentendo un sempre maggiore approdo di clienti provenienti dal mercato illegale, ma ugualmente soddisfatti dalle soluzioni legali.

Nonostante gli sforzi, però, il mercato legale non è capace, ad oggi, di assorbire tutta la domanda dell'illegale. Secondo Cbdmania.it, “ci sono troppe restrizioni sul quantitativo di THC e anche poca chiarezza delle leggi sulla canapa. Così molti imprenditori non avviano un business in questo settore e, alla fine, una gran fetta del mercato resta alle mafie, esentasse e senza un controllo di qualità sui prodotti”.

Effetti sul mercato della cannabis

L'evoluzione inaspettata del settore della CBD online durante il lockdown ha portato il governo a valutare con più attenzione questo mercato. Si prospettano per il futuro nuovi emendamenti che daranno più spazio al settore: l'obiettivo a lungo termine è la totale conversione dei clienti alle vendite legali, riducendo di fatto i rischi per la salute e i danni all'economia, e garantendo crescita alle piccole imprese che si occupano della vendita della cannabis legale.

Gli interventi governativi che potrebbero ancora essere adottati per favorire il mercato legale e aiutare le piccole aziende, sempre secondo gli esperti del settore, potrebbero essere “il decidere, anche se con dei limiti sul THC, cosa si può vendere e cosa no. Questa incertezza, oltre che a non invogliare i giovani imprenditori, esaspera quelli esistenti. Anche se si esercita l'attività imprenditoriale in regola, si pagano tutte le tasse, si assumono dipendenti, si vive con la paura di subire dei controlli da autorità che si muovono diversamente sul territorio italiano”.

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