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Berlusconi diventa spazzino: «Fate come me»

Berlusconi a Napoli

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Berlusconi torna a Napoli per la settima volta dal suo insediamento, a meno di una settimana dall'ultima volta e vi farà ritorno il 23 agosto prima del Consiglio dei ministri del 28 che segnerà la ripresa dell'attività di governo. Dal briefing in Prefettura è scaturito un quadro positivo. «La situazione non presenta criticità» è stato riferito al premier. Ed è stata presentata anche l'attività che in questa settimana è stata svolta dal call center, istituito per le segnalazioni di emergenza, che ha ricevuto in media 450 chiamate giornaliere. Poi a passeggio per le strade di Napoli, Berlusconi, con il consueto bagno di folla, ha lanciato messaggi di ottimismo. Ha smentito l'ipotesi di un autunno caldo come minaccia la sinistra giacchè «sarebbe come manifestare contro la grandine». E giù lodi alla Finanziaria che rappresenta «un cambio di rotta rispetto alle politiche di spesa del passato». Non solo. Arrivato a piazza Carolina, il premier fa un gesto a sorpresa. Si fa passare una scopa in mano e comincia a raccogliere i rifiuti per strada. «Voglio dare l'esempio» e alla folla che gli si accalca attorno spiega: «le strade devono essere l'estensione della vostra casa». La lezione non finisce qui. Il premier spiega come fare con la spazzatura. «Non bisogna gettare i rifiuti per strada e soprattutto bisogna metterli in contenitori per la differenziata. Basta con le menzogne sull'inquinamento e i termovalorizzatori perché il loro inquinamento è pari a quello di cinque macchine». Berlusconi spiega poi come il problema dell'Italia siano «gli imballaggi». «Per comprare una penna, compriamo anche una grande scatola. Sono venuto qui per dare il buon esempio raccogliendo dei rifiuti per la strada». Il premier si inchina e raccoglie un bicchiere di plastica e poi un pezzo di carta e rivolto alla folla dice: «Ecco, questo non si fa». La folla lo applaude e c'è chi grida «Bravo Silvio, sei uno di noi» e chi gli chiede se è venuto anche a mangiare la pizza. E lui scherza: «Certo, se me la pagano. Io sono venuto qui senza soldi». A chi gli sta attorno: «Non mollate, non abbassate la guardia, continuiamo a lavorare». Poi rivolto al Tg1: «La fase acuta è passata. In 58 giorni siamo riusciti a rimuovere oltre 50 mila tonnellate di rifiuti. Ora occorre arrivare al completamento dei 4 impianti di termovalorizzazione e a una serie di discariche su cui stiamo lavorando». E sulle riforme: «L'auspicio di Napolitano è anche il nostro. Per il dialogo occorre rispetto sennò andiamo avanti da soli». Parla di sicurezza: I nostri militari sono l'esercito del bene. In serata cena da «Rosiello», un noto locale di Marechiaro. Menu a base di pizza tricolore con rucola, mozzarella di bufala e pomodorino e per dessert babà con limoncello. Attorno al tavolo il sottosegretario Guido Bertolaso, il generale Franco Giannini responsabile della gestione delle discariche, il prefetto di Napoli Alessandro Pansa e il generale Carlo Gibellini a capo del secondo Fod. Il premier avrebbe rilanciato l'idea di organizzare un evento di risonanza mondiale nel capoluogo partenopeo e avrebbe lodato il comportamento del governatore Antonio Bassolino che non ha firmato la petizione lanciata dal Pd premier proprio per rispetto della collaborazione istituzionale nata in questi mesi. «È un uomo intelligente» sarebbe stato il commento del Cavaliere.

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