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Scandalo Ong, Medici Senza Frontiere ammette: 24 casi di abusi sessuali nel 2017

E l'attrice Minnie Driver lascia il ruolo di ambasciatrice Oxfam

Davide Di Santo
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Dopo lo scandalo che ha investito la ong Oxfam, oggi arriva l'ammissione di Medici senza frontiere (Msf) che annuncia di aver registrato 24 casi di molestie o abusi sessuali all'interno dell'organizzazione nel 2017. In particolare, su 146 segnalazioni o denunce ricevute dalla direzione dell'Ong, che conta 40mila dipendenti nel mondo, "40 casi sono stati identificati come casi di abusi o molestie in generale, emersi da indagini interne, e 24 di essi a sfondo sessuale", ha dichiarato Msf in un comunicato, aggiungendo che per questi ultimi 19 persone sono state licenziate. E nuovi capitoli si aggiungono allo scandalo che sta travolgendo Oxfam. L'attrice britannica Minnie Driver ha annunciato di lasciare il suo ruolo di ambasciatrice dell'organizzazione, dicendosi "devastata" da come essa ha gestito lo scandalo sessuale riguardante suoi operatori. E la segretaria allo Sviluppo internazionale, Penny Mordaunt, incontrerà gli investigatori della National Crime Agency, dopo che lei stessa ha invocato un cambiamento radicale nel modo di lavorare delle ong in modo che scandali come quella in corso siano evitati. "Mentre le indagini devono essere completate e potenziali incriminazioni valutate di conseguenza, ciò che è chiaro è che la cultura che ha consentito ciò succedesse deve cambiare. E deve cambiare ora", ha affermato, parlando a Stoccolma a un forum sulla protezione dell'Infanzia, citata dai media britannici. Mordaunt ha parlato di "accuse terrificanti". La pressione è altissima su Oxfam, dopo che è trapelato che operatori dell'ong pagarono delle prostitute e furono autori di violenze e abusi sessuali in vari Paesi, tra cui Ciad, Haiti e Sud Sudan, e nei charity shop del Regno Unito. E dopo che la ex garante delle norme interne dell'ong, Helen Evans, ha denunciato che i dirigenti dell'organizzazione avrebbero ignorato le sue segnalazioni e richieste di analizzare il problema, agendo in modo inadeguato. Lo scandalo ha già spinto alle dimissioni la vice direttrice generale di Oxfam, Penny Lawrence, mentre resiste il direttore generale Mark Goldring, accusato direttamente di aver ignorato le accuse dalla garante. L'attrice e cantante Minnie Driver, nominata agli Oscar, è stata la prima a sbattere la porta prendendo le distanze dall'ong. "Tutto quel che posso dire di queste orribili rivelazioni su Oxfam è che sono distrutta", "distrutta per le donne che sono state usate dalla gente mandata là per aiutarle, distrutta per la risposta di un'organizzazione che ho appoggiato da quando avevo nove anni", ha scritto su Twitter. Intanto, nei giorni scorsi l'Unione europea ha promesso "tolleranza zero" e minacciato di tagliare i fondi alle ong che non rispetteranno rigidamente le regole, e la stessa ipotesi è stata ventilata dal governo di Londra.

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