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Verdone dottore honoris causa. E sulle molestie: "I provini non si fanno a casa"

Carlo Verdone all'università di Roma Tor Vergata

E sul nuovo stadio della Roma: "Inspiegabili i vincoli all'ultimo minuto. Moriremo di burocrazia"

Davide Di Santo
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"I processi si devono fare in tribunale ma i provini si devono fare negli uffici. Io quando faccio i provini ho sempre accanto a me un aiuto regista e non li faccio a casa". A parlare delle polemiche sulle presunte molestie del regista Fausto Brizzi è Carlo Verdone al termine della cerimonia di conferimento del dottorato honoris causa, questa mattina all'università di Roma Tor Vergata. "A casa mia un'attrice la posso invitare solo dopo che l'ho conosciuta bene - ha detto l'attore e regista romano -  Un regista serio li fa in ufficio con il casting, i suoi aiuti e gli assistenti anche per avere un parere da parte loro".   Dottore in Beni Culturali Tra le motivazioni per il conferimento a Verdone del titolo di Dottore Honoris Causa in Beni Culturali e Territorio quella "per aver offerto un quadro autentico dell'evoluzione antropologica e sociale del nostro Paese, per aver valorizzato la cultura e il territorio di Roma, per aver conservato e rielaborato lo spirito indagatorio della grande Commedia all'italiana", spiega l'ateneo romano. La cerimonia è stata aperta dal Rettore di "Tor Vergata" Giuseppe Novelli mentre il Direttore del Dipartimento di Storia, Patrimonio culturale, Formazione e Società Franco Salvatori ha dato lettura delle motivazioni. "Questa prestigiosa sorpresa - è il commento di Carlo Verdone - giunge esattamente nell'anniversario dei miei quarant'anni di attività nello spettacolo e nel centenario dalla nascita di mio padre Mario. Più bel regalo non potevo riceverlo. Questo attestato di stima da parte dell'Università di Tor Vergata, non potrà non responsabilizzarmi sui prossimi lavori che mi attendono. Cercherò, con accresciuto entusiasmo, di meritarmi ciò che è stato scritto nell'importante motivazione che mi assegna il Dottorato. Sono nella fase più matura della mia carriera ma ho ancora tanta voglia di continuare ad osservare, analizzare e rappresentare questa realtà così complessa, così ricca di contraddizioni ed in veloce trasformazione". Roma prenda esempio da Milano Un'occasione utile anche per parlare della "sua" Roma. Per Verdone a Capitale è "una città che ha un urgente bisogno di ripartire. E' il biglietto di presentazione dell'Italia e in questo momento deve prendere esempio da Milano, che grazie a un evento e per il grande senso civico dei cittadini è riuscita a trasformarsi in una città meravigliosa e all'avanguardia", ha spiegato il regista che sul nuovo stadio della Roma ha commentato: "Giusto che Pallotta debba fare business, è un imprenditore. Ma com'è possibile che escano vincoli in quell'area all'ultimo minuto? Il problema è un altro, ci saranno mezzi pubblici per portare la gente a Tor Di Valle? Non capisco perché tutto è così lento e burocratico. Questo è un Paese che morirà di burocrazia se non rendiamo le cose più semplici".

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