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I palestinesi di Gaza: "Fra Israele e Iran è una messa in scena"

Rafah, 19 apr. (askanews) - I palestinesi ammassati a Rafah nel sud della Striscia di Gaza, sfollati e sotto i bombardamenti israeliani da ottobre 2023, commentano così l'attacco di Israele all'Iran e le crescenti tensioni nell'area: l'opinione prevalente è che si tratti di una guerra di facciata, con colpi poco nocivi e ampiamente preannunciati.

"Non succederà nulla dopo gli attacchi, non ci sarà nessun conflitto regionale, è solo uno show. Gli iraniani colpiscono le aree vuote in Israele e gli israeliani reagiscono colpendo le aree vuote in Iran; la guerra, il conflitto tra Iran e Israele finirà presto. Tutto questo è inutile" dice Yad Labbad, abitante di Rafah.

"Credo che, come tutti sanno, tutto questo sia una messa in scena concordata in anticipo da entrambe le parti. Se qualcuno vuole colpire, non avvisa né minaccia prima" commenta Alaa Abu Taha.

Mentre Mahmoud al-Saqqa dice: "Noi rifiutiamo le guerre. Vedete la situazione a Gaza e Rafah. Vogliamo la pace con Israele, non vogliamo guerre che causino vittime da entrambe le parti".

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