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Con la morte di Giorgio Napolitano si chiude un'era della Repubblica

Roma, 22 set. (askanews) - Si chiude un'epoca con la scomparsa di Giorgio Napolitano; quasi un secolo in politica, ultima grande figura del Partito comunista emerso dalla seconda guerra mondiale. Era nato il 29 giugno del 1925, è stato l'11esimo presidente della Repubblica, eletto una prima volta nel 2006, primo ad essere rieletto nonostante la sua contrarietà.

Napolitano fu anche il primo Capo dello Stato ad essere appartenuto al PCI, sebbene all'interno del partito di via delle Botteghe Oscure avesse sempre incarnato l'anima più moderata, esponente storico della cosiddetta "destra" comunista, ispirata ai valori del riformismo socialdemocratico; era stato capofila dell'opposizione interna a Enrico Berlinguer.

La sua carriera da parlamentare era iniziata da giovanissimo, era entrato alla Camera dei deputati nel 1953 fino al 1996, presiedendola durante la XI legislatura; europarlamentare dall'89 al 1992 e poi di nuovo dal 99 al 2004. Dal 2005 fu anche Senatore a vita, nominato da Carlo Azeglio Ciampi. Fu anche due anni ministro dell'Interno in un governo di Romano Prodi.

Giorgio Napolitano fu figura centrale della caduta dell'ultimo governo Berlusconi nel novembre 2011, quando l'allora premier verificò di non avere più una maggioranza alla Camera, in mezzo a pressioni da Bruxelles e attacchi speculativi ai titoli di Stato. Il Capo dello Stato si accordò con il premier perché desse le dimissioni appena promulgata la legge finanziaria e nominò al suo posto Mario Monti.

L'operato di Napolitano come presidente della Repubblica è stato esaltato da molti, e da altri criticato come troppo interventista, con l'accusa di aver travalicato il ruolo puro di garante degli equilibri costituzionali. Rieletto su richiesta dei partiti che non riuscivano ad accordarsi su un altro nome, accettò solo, disse, per spingere all'approvazione di una nuova legge elettorale, e si dimise dopo un anno e mezzo di mandato, nel gennaio 2015, come aveva preannunciato pochi giorni prima nel suo ultimo messaggio di fine anno.

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