Atp Finals: Sinner contro Zverev e Shelton, a Torino al via edizione da record
Alexander Zverev e Ben Shelton avversari sicuri, poi o l'amico Felix Auger-Aliassime o il compagno di Coppa Davis Lorenzo Musetti, ancora in corsa dopo l'accesso alla semifinale del torneo di Atene. L'edizione 2025 delle Atp Finals di Torino prende forma dal Grattacielo Intesa Sanpaolo, dove Jannik Sinner ha conosciuto i nomi dei suoi primi rivali del gruppo 'Bjorg'. Nell'altro girone, intitolato a Jimmy Connors, il sorteggio ha messo insieme Carlos Alcaraz, Novak Djokovic, Taylor Fritz e Alex De Minaur, in un gruppo sulla carta molto equilibrato e aperto a qualsiasi scenario. Intanto, però, la Sinnermania non conosce freni: aspettando di scendere in campo, un bagno di folla ha accompagnato la Volpe rossa e i suoi due coach Darren Cahill e Simone Vagnozzi a un evento Nike in centro. "Sarà un torneo molto importante per tanti fattori, io sono contento di essere qui e di dare il mio massimo. E' anche l'ultima competizione di quest'anno, cerchiamo di finire in modo positivo. Speriamo in una bella settimana - ha raccontato il tennista azzurro - Siamo contenti di essere qui, è un torneo speciale, abbiamo poche possibilità di giocare in Italia, finire la stagione qui è bello". In prima fila i ragazzini delle scuole tennis torinesi ascoltano estasiati gli aneddoti e le curiosità di Jannik e del suo team. "Ho ancora 24 anni, sono una persona che sbaglia tanto, non sono perfetto.
Loro sono persone oneste, devono esserlo con me, a volte mi danno una piccola sveglia anche quando le cose non vanno bene - ha aggiunto Sinner parlando del rapporto con i suoi due allenatori - Sono due persone diverse ma hanno una cosa in comune, la passione. E in più non ci piace perdere. Lavoriamo tanto, mi insegnano uno stile di vita diverso. Siamo contenti quando abbiamo tempo libero, è importante vivere momenti fuori dal campo in maniera normale, ti dimentichi quasi che sono i tuoi allenatori". Le ore di relax trascorse ai Roveri a giocare a golf, aspettando di calarsi nelle luci blu della Inalpi Arena, stanno lì a dimostrarlo. Intanto anche l'edizione al via domenica si accinge a superare i record precedenti. A cominciare dai biglietti venduti, 198.025, oltre 15mila in più rispetto al 2024 (+8,3%), "in buona parte attribuibili all'aumento della capacità dell'impianto", ha osservato il presidente della Fitp Angelo Binaghi. Sono 102 i paesi di provenienza, con una fetta in crescita di spettatori internazionali (18%). "Questa edizione sarà più grande, più bella, più avvincente delle passate edizioni e chiuderà un ciclo, il primo di questa meravigliosa avventura - ha evidenziato - Il fatto che quest'anno ci siano circa 700 posti in più al giorno ha dato modo agli stranieri, che sono gli ultimi ad arrivare, di poter trovare possibilità. E penso che questo sia importante soprattutto per le ricadute economiche sul territorio". Grande soddisfazione anche da parte del presidente dell'Atp Andrea Gaudenzi, che ha parlato di un'edizione speciale anche perché a Torino verrà incoronato il numero uno di fine stagione tra Sinner e Carlos Alcaraz. Mentre sul futuro la certezza è una sola: "Per il prossimo quinquennio il torneo è confermato in Italia - ha chiarito - Torino ha un enorme vantaggio, ha dimostrato in questi cinque anni di fare un evento fantastico. Ci sono altre possibilità, le stiamo valutando e le valuteremo, poi prenderemo le decisioni del caso". Resta da capire chi la spunterà tra il capoluogo piemontese, già certo di organizzare almeno nel 2026 del torneo dei maestri, e Milano, che in prospettiva potrà contare sulla nuova Arena Santa Giulia che sorgerà in occasione delle Olimpiadi. "Non sono l'unico a decidere, c'è il board Atp che avrà un'opinione, ma io sono estremamente contento di quanto è stato fatto a Torino - ha ribadito - La deadline? Penso che entro metà o fine anno prossimo dovremo decidere per il 2027".
Sul tema non si è sbilanciato neppure Binaghi, reduce dall'accordo con Sport e Salute per l'organizzazione degli Internazionali d'Italia. "Siamo soddisfatti del risultato raggiunto, credo lo siano anche loro, in buona parte soddisfa quelli che erano i loro desiderata - ha sottolineato - Le Finals sono una cosa diversa, il regolamento è differente. Quello è un torneo in cui abbiamo l'application per 30 anni, qua il torneo è dell'Atp e soprattutto sulle Finals c'è una legge che sugli Internazionali non c'è. Sugli Internazionali l'impianto è in concessione a Sport e Salute, cosa che qua non accade. Ci è stato chiesto fin dall'inizio di parlare solo degli Internazionali d'Italia, lo abbiamo fatto per cinque lunghi mesi, finalmente ieri abbiamo firmato tutto, da ieri possiamo incominciare a dialogare sulle Finals". Sul tavolo anche la sede dell'evento che rimarrà in Italia fino al 2030. "Anche quello è argomento di discussione - ha confermato - dipende da quello che succederà per risolvere complessivamente il problema delle Finals anche alla luce della nuova normativa di legge". Intanto, però, Torino è 'addobbata' come nelle grandi occasioni e si appresta ad accogliere i maestri anche quest'anno. Con l'auspicio che a Sinner e alla coppia Bolelli/Vavassori possa aggiungersi in extremis anche Musetti.
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