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Skriniar, Marotta senza parole: "Dobbiamo abituarci". Il caso che spacca l'Inter

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Scordatevi il calcio di una volta, le bandiere non esistono più. L’ultimo caso che ha scatenato tante polemiche è quello di Milan Skriniar, difensore e capitano dell’Inter che andrà a parametro zero al Psg, con un contratto già firmato. A parlare della situazione è Beppe Marotta, ad sport della società nerazzurra, interpellato in merito al centrale slovacco da Mediaset prima della sfida con l’Atalanta in Coppa Italia: «Skriniar? Non voglio addentarmi più di tanto, faccio più un ragionamento a largo respiro. È normale che il mondo del calcio subisca dei cambiamenti frequenti da un anno all’altro. Non si possono più immaginare le bandiere nei club, esistono delle dinamiche tali in cui i calciatori cambiano casacca frequentemente. Dobbiamo abituarci a questo tipo di calcio che è un pò lontano da quello romantico e fatto di sentimenti. Certamente non è quello che gradiamo noi né quello che gradiscono i nostri tifosi però abbiamo a che fare con dei professionisti. Skriniar ha fatto una scelta che rientra nei suoi diritti e noi abbiamo il dovere di rispettarla. Siamo certi che dall’alto della sua professionalità e serietà che ha sempre dimostrato, saprà dimostrare con i fatti, in questi mesi che mancano al termine della stagione, di essere all’altezza del ruolo e di militare con la maglia che sta indossando».

 

 

Oltre a quella societaria è arrivata anche una nota da parte della tifoseria interista. «Nessun rancore per Skriniar». È questa la posizione della Curva Nord dell’Inter, cuore del tifo nerazzurro, dopo la decisione del difensore di lasciare il club a giugno per accasarsi al Paris Saint-Germain. La Nord «ha incontrato Milan e, dopo aver ascoltato le sue ragioni, ha deciso di non prendere posizione contro la sua scelta», si legge in un comunicato degli ultras, che in vista del derby di campionato in programma domenica sera invitano gli interisti «a rispettare un giocatore che, al di là delle scelte professionali, rimane in organico di una squadra che ha bisogno di tutti per ottenere il massimo dei risultati possibili. L’Inter prima di tutto sempre».

 

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