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Belotti salva la Roma. I giallorossi pareggiano col Betis

Luca De Lellis
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La zampata del “Gallo” Belotti salva la Roma. L’ex capitano del Torino tiene ancora accese le speranze di lottare per il secondo posto del girone C di Europa League. In attesa di conoscere il risultato di Ludogorets – Helsinki, Josè Mourinho può ritenersi soddisfatto del risultato rimediato nella culla del Betis, che riscatta almeno parzialmente l’immeritata sconfitta del primo round all’Olimpico. Così come della reazione mostrata dai suoi nella ripresa. Ma non della prestazione del primo tempo. Al netto dell’attenuante di una formazione rimaneggiata, con l’allenatore portoghese costretto a schierare dal 1’ la coppia pesante Abraham e Belotti, l’approccio al match dei giallorossi è stato passivo. Gli andalusi guidati da Manuel Pellegrini sono apparsi padroni del campo per una buona mezz'ora, con un dominio evidente soprattutto nel reparto centrale.

 

 

 

Il gol fortunoso del talento di casa Sergio Canales, complice la deviazione ingannevole di Ibanez, poteva ammazzare la partita. Così non è stato, grazie anche all’intuizione avuta nell’intervallo da Mourinho. Fuori un Matic irriconoscibile e macchinoso e dentro Mady Camara, l’acquisto estivo che meno si è palesato agli occhi dei tifosi dal suo arrivo (eccezion fatta per l’infortunato Wjinaldum). Mai mossa fu più azzeccata. Con il centrocampista guineano la Roma ha alzato il baricentro di almeno 10-20 metri, potendosi permettere una pressione maggiore sul possesso avversario. E, da un suo inserimento perfetto, è arrivato il pareggio a porta spalancata di Belotti. L’attaccante italiano si prende così la sua personale rivincita contro il fuorigioco che gli aveva strozzato l’urlo in gola allo scadere del primo tempo, e giunge al suo secondo centro con la nuova maglia. Entrambi realizzati nella competizione europea.

Non succede molto altro nel resto della ripresa, a parte qualche indecisione negli ultimi 30 metri di Abraham. Il bomber inglese non riesce ancora a ritrovare quello smalto sotto porta che ha caratterizzato il suo anno d’esordio all’ombra del Colosseo, nonostante il grande lavoro senza palla che lo ha reso protagonista. Il tempo è dalla sua parte. E anche dalla parte della Roma, che rimane aggrappata a quel treno che la porterebbe allo spareggio con una terza della Champions League. Un treno non ha nessuna intenzione di abbandonare.

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