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La Roma fa poker a Empoli. Continua la corsa all'Europa

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Una Roma esagerata per 45 minuti supera l'Empoli e sorpassa Lazio e Fiorentina in classifica posizionandosi solitaria al sesto posto. Con la qualità dei nuovi acquisti e la forza d'urto del suo bomber Abraham e del suo gioiello Zaniolo, la squadra di Mourinho mostra per un tempo una delle sue facce migliori della stagione mettendo a segno in appena tredici minuti quattro gol, non sufficienti però per spegnere le velleità della formazione toscana, capace di approfittare del calo mentale dei giallorossi nella ripresa per provare a rientrare in partita chiusa con il 4-2 finale.

Considerata una delle squadre più brillanti di questo avvio di campionato, la formazione toscana, reduce dalla onorevole sconfitta in Coppa Italia contro l'Inter, ha pagato nei primi minuti il dinamismo e la velocità della squadra giallorossa, apparsa trasformata per grinta e fluidità di manovra rispetto alle ultime esibizioni.

L'Empoli ha trovato le energie per accorciare prima con Pinamonti, approfittando di una seconda frazione giallorossa meno brillante, e poi con Bajrami. Ma la squadra di Mou, pur non tradendo i suoi limiti in fatto di continuità di gioco, è riuscita a non sbandare troppo e trovare tre punti preziosi per inseguire un posto in Europa portandosi a -5 dal quarto posto.

Mourinho schiera in difesa Ibanez, Smalling e Mancini, a centrocampo opta per i neoacquisti Maitland-Niles e Sergio Oliveira, mentre in attacco Zaniolo parte titolare al fianco di Abraham. Andreazzoli schiera il solito albero di Natale con Zurkowski, Ricci e Bandinelli a centrocampo e Pinamonti come unica punta. Mou alla vigilia aveva chiesto all'attaccante inglese ancora più qualità e dinamismo e l'ex del Chelsea lo soddisfa mettendo a segno una doppietta in poco più di mezz'ora.

Al 24' da fuori area fa centro dal limite dell'area sfruttando una respinta su un tiro violento di Oliveira e al 33' è il più rapido (anche del suo compagno di squadra Mancini) a mettere il piede sottoporta dopo una sua ribattuta salvata da Vicario sulla linea. Sbloccata dal suo bomber, che porta a 18 i suoi centri stagionali al primo anno in giallorosso, la squadra di Mourinho sfrutta gli spazi offerti dall'Empoli e in contropiede mette al sicuro il risultato con Oliveira su passaggio di Zaniolo che una manciata di secondi dopo sfrutta una incursione di Mihataryan, innescata da un colpo di tacco di Abraham, per il poker che chiude di fatto il match. L'Empoli stordito fatica a ritrovare lucidità e misure. In più la squadra di Andrezzoli deve fare a meno di Marchizza, uscito dal campo per un infortunio a ginocchio.

Nella ripresa la Roma commette l'errore di arretrare il baricentro e l'Empoli ne approfitta per accorciare dopo dieci minuti le distanze con Pinamonti su cross di Bandinelli. Mourinho non gradisce, si sbraccia, teme il trasformismo della squadra meno ordinata e concentrata. Maitland-Niles, dopo una buon avvio di gara, commette un paio di errori in sequenza che spingono il tecnico portoghese a sostituirlo con Vina. Un modo anche per mandare un messaggio alla squadra a cui Mou chiede continuità di gioco e nessuna distrazione. Un timore fondato. L'Empoli sfrutta al meglio il calo mentale e segna ancora con Bajrami. Mou corre ai ripari inserendo Veretout per Mkhitaryan per dare maggiore equilibrio alla squadra. I cambi puntellano la squadra che regge l'urto dell'Empoli, senza correre ulteriori brividi.

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