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Juve, Chiellini piega il Parma

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Il Var toglie il gol a CR7

Silvia Sfregola
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Aspettando il proprio allenatore in panchina e un possibile nuovo centravanti in attacco, la Juventus riparte dalle certezze che le hanno permesso di vincere in questi anni per iniziare con il piede giusto il campionato 2019/20. Basta infatti una zampata di capitan Chiellini nel primo tempo ai campioni d'Italia per piegare un buon Parma. Nel processo di rivoluzione dei bianconeri si è vista una squadra già sarriana nel primo, convincente, primo tempo, ma con tratti ancora da decifrare nella ripresa, più sofferta, anche in virtù della stanchezza che ha annebbiato presto le idee dei protagonisti in campo. Il risultato del 'Tardini' consegna però alla Juve una ritrovata solidità difensiva e la consapevolezza di aver mantenuto quell'innata capacità nel portare a casa questo tipo di partite, uno dei segreti dei successi ottenuti da Conte prima e da Allegri poi. Rispetto alle previsioni della vigilia Martusciello, che raccoglie il testimone di Sarri fermato dalla polponite, stravolge l'undici iniziale: i nuovi acquisti Danilo e Rabiot si accomodano in panchina, De Sciglio trova spazio a destra, mentre sull'out sinistro di centrocampo si accomoda Matuidi, che si ritrova da epurato a titolare nella trasferta in Emilia. Davanti Higuain viene preferito a Dybala (ma non per motivi di mercato, assicura Paratici prima del fischio d'inizio): l'esperimento falso nove può aspettare, Douglas Costa e Ronaldo duettano insieme a un centravanti di razza. D'Aversa si affida a un 4-3-3 con le novità Brugman-Hernani sulla linea mediana, nel tridente offensivo c'è Kulusevski accanto ai confermatissimi Gervinho e Inglese. La Juve riparte dai vecchi interpreti ma con una nuova filosofia, piuttosto evidente soprattutto nei primi 45', quando le idee di Sarri sono supportate dal fiato e dalle gambe di Chiellini e compagni. Il baricentro è più alto, il fraseggio più stretto, a uno o due tocchi, la tendenza quella di provare a conquistare palla nella tre quarti campo offensiva. Con questi presupposti le occasioni fioccano, in particolare per Ronaldo, stranamente impreciso prima con un colpo di testa alto sopra la traversa, poi con un diagonale a lato al termine di una splendida azione corale, tutta di prima, manifesto del nuovo corso bianconero, sull'asse Douglas Costa-Pjanic-Higuain. Nel firmamento delle stelle che orbitano nella galassia bianconera a sbloccare il risultato e spianare la strada ai campioni d'Italia ci pensa però capitan Chiellini, che con un tocco d'esterno destro sugli sviluppi di un tiro cross di Alex Sandro trova la zampata giusta. In realtà gli ospiti troverebbero poco dopo anche il raddoppio, sull'ennesimo affondo straripante di Douglas Costa, bravo a servire sulla destra CR7, micidiale questa volta a fulminare Sepe con un diagonale chirurgico. Maresca però dopo un lungo colloquio al Var annulla per un fuorigioco millimetrico. Il Parma si salva e resta in partita, anche perché nonostante il presidio bianconero nella metà campo ducale gli emiliani dimostrano di poter far male in contropiede. L'atteggiamento della Juve, che porta molti uomini oltre la linea del pallone in attacco, fa sì infatti che dietro i bianconeri concedano qualcosa. Lo sa bene Szczesny, miracoloso sul guizzo di Inglese al 13' su un tocco dalla sinistra sporcato da Pjanic e diventato improvvisamente pericoloso. Il centravanti dei ducali trova spazio per calciare anche a metà primo tempo, ma in questo caso è il solito Chiellini a immolarsi murando la conclusione dell'ex giocatore del Napoli. Nella ripresa la stanchezza prende il sopravvento, la gara è più equilibrata ma il Parma non trova mai il coraggio per impensierire davvero i campioni d'Italia, nonostante il 4-2-4 varato da D'Aversa nel finale. La Juventus tenta di realizzare il gol della sicurezza con un paio di guizzi di Ronaldo, ma con il passare dei minuti ripiega all'indietro e porta a casa i primi tre punti della sua stagione in maniera sporca e coriacea. In questo, è ancora molto allegriana.

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