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Di Folco riparte dal Belgio

Weekend a Spa per il romano della Lamborghini al GT Open. Arriva carico all'appuntamento dopo la doppietta a Silverstone

Valentina Lo Russo
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A cinque anni la prima gara con il kart andando per caso con il padre nel kartodromo Drive In di zona all'Axa dove Alberto Di Folco, pilota romano 23enne, vive tuttora. Di lì Alberto ha vinto tutto quello che c'era da vincere prima di passare alle auto, quelle vere: Formula Renault prima di essere selezionato tra i Lamborghini Young Driver chiudendo il campionato terzo e diventando l'anno successivo campione europeo del Lamborghini, casa con la quale corre tuttora. Reduce da una clamorosa doppietta a Silverstone nel Lamborghini Supertrofeo in coppia con il giovane amatore Davide Venditti. Poi il quarto posto ad Hockenheim nella tappa tedesca del GT Open davanti ai piloti ufficiali. Insomma un'altra stagione a vele spiegate per il pilota del Team Raton Racing Powered by Target Racing e la sua Lamborghini Huracan. Ora è pronto per la sfida del prossimo week end nel difficilissimo circuito di Spa, in Belgio. «Sono prontissimo e anche molto motivato. Vengo da un periodo molto positivo, a Silverstone ho vinto mentre in Germania ho raggiunto il quarto piazzamento davanti ai piloti ufficiali ed è stata una bella soddisfazione». Che obiettivo si è prefissato per Spa? «Devo assolutamente continuare su questi ritmi senza cali di tensione. Saranno fondamentali le qualifiche di venerdì e sabato. Quella di Spa è una pista molto difficile, forse la più difficile di tutto il circuito». Quali sono le insidie? «Intanto è la pista più lunga di tutte, sono 7 chilometri con curve che devono essere prese a 240 km all'ora e non sono ammesse distrazioni. È un tracciato che richiede un allenamento molto intenso anche a livello di fiato perchè la temperatura nell'abitacolo è altissima, fa molto caldo e bisogna arrivarci molto preparati suia mentalmente che fisicamente». Ci saranno avversari temibili? «Il livello del Gt3 è molto alto quindi si, mi aspetto avversari forti e competitivi. Anche per questo devo arrivarci allenato al 100 per cento. Si tratta di una gara mondiale dove la mia Lamborghini si confronterà con le maggiori case costruttrici come Mercedes o McLaren. Anche per questo cercherò di fare belle figura». A che punto è nel suo percorso di crescita? «Adesso ho un team molto competitivo e mi sento ogni giorno più competitivo io stesso e anche più motivato. I buoni risultati che ho ottenuto recentemente mi hanno dato sicurezza. Anche se non ho vinto sono sempre stato lì davanti, quindi il mio percorso personale va a gonfie vele. Spesso però il risultato dipende anche dal pilota che mi affianca». Qual è invece il livello di crescita del campionato? «Siamo ancora molto lontani dalla Formula Uno. Il Gt open non ha ancora abbastanza risalto mediatico, questione anche di soldi, purtroppo. Di conseguenza il fatto di non essere professionista comporta uno sforzo economico in più e il dover anche lavorare». Riesce a conciliare tutto? «Allenarmi nei periodi in cui lavoro non è sempre facile, ma ce la metto tutta. Non perdo mai l'attenzione verso la mia condizione fisica, la dieta etc. Devo stare sempre molto attento all'alimentazione». Cosa fa un pilota per mantenersi in forma? «Io mi alleno tutti i giorni e cerco di non ingrassare, mi sveglio alle 5.30 del mattino e se smetto di allenarmi prendo subito qualche kilo!». Dove si è posto di arrivare da qui a breve? «Dopo l'estate spero di essere selezionato in un programma di Lamborghini per giovani per fare un test a Vallelunga. Il mio sogno invece è quello di arrivare ad essere pagato per correre, la mia più grande passione».

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