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"Basta 'negher' nel calcio. Vicini? Comunista". Tacconi a ruota libera su Facebook: è bufera

Davide Di Santo
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Bufera su Stefano Tacconi, l'ex portierone della Juventus e della nazionale, per una diretta Facebook a ruota libera mandata on line tornando a casa in auto dopo il funerale di Azeglio Vicini. Tacconi è in macchina con Sergio Brighenti, secondo di Vicini a Italia '90, e le battute giudicate da molti utenti razziste scattano dopo l'idea di fermarsi in autogrill per bere un altro Campari, "anzi un Negroni".  Il discorso va su Idris, l'opinionista di Quelli che il calcio. "Io lo chiamo negher, come diceva nel film Abatantuono: prendere cammello, e a casa!". Poi sui troppi calciatori di colore presenti in serie A (anche qui il refrain: "Prendere cammello, e a casa!"). Poi si parla di Azeglio Vicini. "Non ti ha mai fatto giocare perché era comunista", "E sapeva che io ero fascista?", replica Tacconi all'interlocutore. Il video è diventato un caso sui social e Tacconi, intervenendo a RMC Sport, nella trasmissione Maracanà, si è scusato: "Prendo le distanze da tutto ciò che si è detto. Stavo in macchina, parlando con degli amici: è solo goliardia. Ho amici di colore, non sono fascista". "Vicini, più che un mister, è stato un amico: mi ha fatto esordire giovanissimo", ha detto ancora l'ex portiere che ha ribadito le sue scuse con altro video su Facebook.

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