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L'Inter spazza via il Chievo e va in testa: 5-0 a San Siro

Silvia Sfregola
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Una cinquina per sedersi al tavolo dello scudetto. E lanciare il guanto di sfida alla Juve in vista del derby d'Italia del prossimo turno, che si preannuncia ancora più incandescente. L'inter approfitta del passo falso del Napoli e domina 5-0 contro il Chievo, prendendosi la vetta della classifica in solitaria con un punto di vantaggio sui campani e due sui bianconeri. I nerazzurri tornano così in testa a poco più di un mese dall'ultima volta, quando il successo contro la Sampdoria regalò alla banda di Spalletti il primato per una notte. La leadership maturata al termine di questa giornata assume però un'altra valenza. L'inter è rimasta l'unica squadra imbattuta in serie A, ha costruito la propria classifica vittoria dopo vittoria ritrovando certezze a livello individuale e di squadra. La prova di forza contro i clivensi è solo l'ultimo tassello di un percorso che ha portato nel giro di pochi mesi i nerazzurri a diventare una concreta candidata per il traguardo finale. Spalletti, privo degli squalificati Miranda e Gagliardini e dell'acciaccato Vecino (comunque in panchina), come da pronostico si affida a Ranocchia in difesa, mentre a centrocampo punta su Joao Mario e Brozovic. Dalla parte opposta Maran è costretto a reinventarsi il centrocampo a causa delle assenze di Radovanovic e Hetemaj: spazio così a Rigoni vertice basso con Depaoli e Bastien a lati. Davanti Birsa rifinisce per la coppia Meggiorini-Inglese. L'occasione di portarsi in vetta alla classifica è ghiotta, e non a caso l'inter parte fortissimo mettendo da subito le cose in chiaro. Dopo neanche un giro di lancette Dainelli deve già immolarsi di testa mandando in corner la botta da fuori area di Perisic. L'emblema della grinta e della voglia di emergere dei nerazzurri è incarnata perfettamente da Andre Ranocchia. Il difensore, chiamato a sostituire Miranda, si fa apprezzare subito dal pubblico di San Siro per alcune chiusure ma soprattutto per due o tre sortite offensive che per poco non si tramutano in gol. Al resto pensa Sorrentino, che si fa trovare pronto sul primo palo al 6' sul tiro da distanza ravvicinata di Candreva. Il Chievo conferma di essere squadra in salute replicando al 13' con un insidioso colpo di testa di Meggiorini, sulla pennellata di Birsa, respinto da Handanovic. Lo stesso Meggiorini viene murato da Ranocchia sulla possibile ribattuta. Quando affondano i padroni di casa danno l'impressione di poter sempre segnare, e infatti al 23' l'inter passa: botta da fuori di Santon (già pericoloso qualche minuto prima), Sorrentino respinge sui piedi di Perisic, che con un bolide gonfia la rete rendendo inutile il tentativo estremo del portiere dei clivensi, che può soltanto sfiorare il pallone prima che finisca in rete. Una volta in vantaggio i nerazzurri allentano leggermente la pressione ma quando ripartono mettono sempre paura. Al 27' un errore in disimpegno di Rigoni proietta Icardi verso la porta, l'argentino scarica per Joao Mario che arriva in corsa ed esalta i riflessi di Sorrentino, che allontana di piede. Proprio con una azione simile nasce il raddoppio dell'undici di Spalletti. Inglese con un retropassaggio sciagurato serve Brozovic, che non ci pensa due volte e di prima serve Icardi libero di involarsi solo davanti al portiere. Il finale è già scritto: palla alle spalle di Sorrentino e sedicesimo gol in campionato. I veneti provano a scuotersi ma la conclusione di Birsa al 41' fa il solletico ad Handanovic. A campo aperto l'inter è devastante. Candreva può sprigionare tutti i suoi cavalli, Joao Mario è libero di inventare, Perisic e Brozovic si intendono a meraviglia. Nella ripresa il copione della gara non cambia. Anzi se possibile l'Inter mette ancor più alle corde il Chievo. Al 3' una sassata di Candreva finisce fuori di un soffio, due minuti dopo è la volta di Brozovic, che sfiora il bersaglio grosso. Gli ospiti non riescono a contenere le sfuriate nerazzurre e le occasioni fioccano. Al 9' cross di Joao Mario e girata al volo di Perisic troppo centrale. La gioia per il croato è solo rinviata: errore di Birsa, l'ex Wolfburg mette la freccia e dall'out sinistro piega i guantoni di Sorrentino. Non basta. Brozovic con l'ennesima botta da fuori area costringe il portiere dei veneti agli straordinari con una bella respinta a mano aperta. Lo strapotere tecnico e fisico dei padroni di casa non ha limiti e al 15' arriva il quarto gol. Skriniar sottrae la sfera a Inglese, segue l'azione che si sviluppa sulla corsia destra e dalla parte opposta raccoglie il cross al bacio di Candreva calando il poker con un colpo di testa in tuffo. La gara di fatto si chiude qui. Inglese con un timido colpo di testa giustifica la presenza in campo di Handanovic nei secondi 45', mentre dall'altra parte è Brozovic il più attivo in zona gol. Nel finale cercano gloria personale un po' tutti, da Karamoh a Borja Valero fino a Ranocchia. E' però Perisic a portarsi a casa il pallone, realizzando la tripletta personale in pieno recupero al termine di una azione convulsa in area.

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