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Signori raggirato dal «compro oro»

CALCIO: SCOMMESSE; SIGNORI IN QUESTURA A BOLOGNA

L'ex biancoceleste voleva vendere 12 orologi e un anello per 50mila euro I due gestori del negozio hanno chiuso l'attività e fatto sparire la merce

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Un raggiro da 50mila euro. Vittima l'ex calciatore della Lazio, Beppe Signori. Nel 2010, finito in un periodo di difficoltà economica, l'ex attaccante biancoceleste delega un «compro oro» a vendere «orologi come Rolex e Patek Philippe» più un «anello con brillante» della ex moglie, ma i gestori fanno sparire tutto. Signori è stato ascoltato ieri mattina dal Tribunale di Roma in qualità di parte lesa, dopo che nei mesi scorsi era stato già travolto dall'inchiesta della Procura della Repubblica di Cremona sul calcioscommesse. Alla sbarra degli imputati sono finiti Patrizia Trimarchi, accusata di appropriazione indebita, e Fabio Marciano, per ricettazione. Stando al capo d'imputazione la donna - «in qualità di dipendente dell'esercizio commerciale “A peso d'oro”, al fine di procurarsi un ingiusto profitto si appropriava di un anello d'oro e di 12 orologi (1 Rolex, 2 Patek Philippe, 2 Frank Muller, 1 Gucci1 Universal, 1 Paul Picot, 1, Cwc, 1 Vecherom Costantin, 2 orologi da tasca) a lei consegnati per poter essere sottoposti a stima». L'uomo invece è accusato di aver nascosto gli orologi sottratti all'ex punta biancoceleste. Nel corso della sua audizione Signori ha raccontato che «al momento sono disoccupato, ma all'epoca dei fatti ero consulente sportivo di una squadra di calcio. Mia moglie si rivolgeva spesso a quel compro oro per far vendere alcuni oggetti. Decidemmo di far stimare, per la successiva vendita, anche gli orologi». Davanti al giudice l'ex giocatore della Lazio ha detto che, «dopo alcuni mesi che il negozio non riusciva a vendere gli orologi, ne abbiamo chiesto la restituzione. Quando poi ci siamo presentati di persona al compro oro abbiamo scoperto che l'attività era chiusa e che al telefono la Trimarchi non rispondeva più». Così è scattata la denuncia. Gli accertamenti investigativi dei carabinieri hanno consentito di recuperare solo una parte degli orologi sottratti, «quelli di minor valore», ha spiegato Signori. Il resto? Stando a quanto ha detto al giudice «gli orologi di pregio e l'anello di brillanti della mia ex moglie non ci sono stati restituiti. Non sappiamo che fine abbiano fatto». A detta dell'ex calciatore, i gioielli non restituiti sarebbero quelli di «più alto valore», la cui stima ammonterebbe «a circa 50-60mila euro». L'impostazione difensiva, invece, è di parere opposto. Sulla base delle domande poste dagli avvocati, infatti, si vorrebbe cercare di dimostrare che, in realtà, non erano stati consegnati alla Trimarchi orologi di pregio, ma solo quelli restituiti. Alla prossima udienza il Tribunale ascolterà l'ex moglie di Signori, Viviana Natale. Aggiornamento del 25 gennaio 2017  L'avvocato Emanuela Trimarchi, difensore di fiducia di Fabio Marciano, e Annamaria Fazzari, legale di Patrizia Trimarchi, fanno sapere che i loro assistiti sono stati assolti dalle accuse a loro carico.

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