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Il Wrestling saluta The Ultimate Warrior

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Un campione del passato che ha fatto scuola, come quella volta che mise al tappeto Hulk Hogan

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Impossibile fare il confronto con i wrestler degli anni '80-'90. Dire con certezza chi sia il più grande di sempre. Questo sport, questa forma di intrattenimento che crea business per milioni di dollari è sopravvissuto negli anni innovando il suo stile, le sue gare. Inserendo nuovi personaggi che tengono inchiodati migliaia di ragazzi davanti le tv o negli stadi di tutto il mondo. Racconta storie di tradimenti e di tragedie. Di alleanze folli e scommesse vincenti che in partenza sembravano destinate al tappeto. Tutto questo, tutto il mondo improbabile dell'impero McMahon si ferma oggi per ricordare The Ultimate Warrior, un guerriero del passato scomparso all'età di 54 anni. E da Smackdown a Raw si alza il saluto solenne a un'icona che ha fatto sognare una generazione di appassionati. James Brian Hellwig, cambia legalmente il suo nome in Warrior negli anni '90. Conosce la sua prima moglie in uno strip club, a Dallas. Divorzia dopo nove anni. Dopo essersi ritirato dall'attività sportiva, si dedica alla politica, in coppia con il conservatore Daniel Pinheiro, agguerittissimo contro la sinistra. Come per Paul McCartney, esiste una teoria complottista sulla sua morte e sostituzione. Nel 1991 lascia la WWF, per tornare l'anno successivo. Si sparge la voce che non sia più lui, ma un suo avatar. Quando Hulk Hogan lo vede salire sul ring al suo ritorno, gli dice: "Pensavo... che tu fossi morto". Nasce il 16 giugno 1959 nell'Indiana. Tocca l'apice della sua carriera a "Wrestlemania VI" quando in un incontro leggendario fra i due storici "buoni" della WWF sconfigge Hulk Hogan davanti a circa 70mila spettatori.   Dopo tanti anni di allontamento dal circuito per dissidi con il proprietario Vince McMahon, il lottatore viene inserito nella Hall of Fame del 2014. Una sorta di commiato. La morte lo trova nel parcheggio di un hotel in Arizona dove alloggia con la famiglia a causa di un improvviso malore cardiaco. The Ultimate Warrior siede sull'Olimpo tra gli dei del Wrestling scomparsi troppo presto. La lista è lunga: Eddy Guerrero, "Bam Bam" Bigelow, Umaga, Mr. Perfect. A questi va aggiunta la tragedia di Chris Benoit che nel 2007 uccide moglie e figlio prima di togliersi la vita. Il guerriero lascia la moglie Dana, sposata nel 2000 e due figlie: Indiana Marin Warrior e Mattigan Twain Warrior. Che ne sarà di John Cena (you can't see me, ricordate?) e degli altri campioni degli anni 2000 lo dirà il futuro. In questo sport è impossibile fare previsioni. Ciò che resta è la folla che attende l'ultimo ingresso del campione che ha fatto scuola. "Ehi, li senti? E' questo il mio mondo. Devo andare", è Randy "The Ram" Robinson che parla. Uno che sul ring ha dato tutto. Che lo spettacolo abbia inizio.   Tantissimi i messaggi di cordoglio giunti tramite i profili social dei vari lottatori di oggi e di ieri. Hulk Hogan ha twittato RIP WARRIOR. only love. HH — Hulk Hogan (@HulkHogan) 9 Aprile 2014 "Non ci sarà mai più nessuno come te. Il tuo spirito vive con la tua famiglia", gli fa eco Stepanie McMahon. "Possa Dio dare alla tua famiglia la forza di sopravvivere a questa tragedia", è il pensiero di Rey Misterio. Chris Jericho ricorda come Warrior sia stato un loro idolo di gioventù e fonte di ispirazione Devastated to hear of the passing of @UltimateWarrior. He was a childhood hero of mine & he vs @HulkHogan WM6 is still one of the best ever — Chris Jericho (@IAmJericho) 9 Aprile 2014 Il ricordo di Triple H Saddened to announce the passing of the Ultimate Warrior. Icon and friend. My sympathy to his wife Dana and his daughters — Triple H (@TripleH) 9 Aprile 2014 Infine, il pensiero del re della WWE We are all so sad that the Ultimate Warrior has passed away. Our heart is with his wife Dana and his two daughters. — Vince McMahon (@VinceMcMahon) 9 Aprile 2014

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