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Domenico Latagliata Signore e signori, Paul Pogba.

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Arrivatoin estate dal Manchester United per un milione di indennizzo e stop: 20 anni da compiere a marzo, capace ieri sera di inventare due gol straordinari che hanno permesso alla Juventus di battere l'Udinese (4-0 alla fine, con reti anche di Vucinic e Matri) allungando così nuovamente in classifica sulla Lazio, in attesa di quel che farà oggi il Napoli a Firenze. In una serata in cui manca la neve annunciata, Conte recupera Vidal e ritrova Vucinic titolare dopo più di un mese. Non che il montenegrino nel frattempo sia rimasto solo a guardare, anzi: pur utilizzato a mezzo servizio causa tendinopatia, ha tolto parecchie castagne dal fuoco alla Signora, che però non vedeva l'ora di riabbracciarlo dal primo minuto.Insieme a lui, in attacco, il solito Giovinco: ko Quagliarella - oltre al lungodegente Bendtner - è quindi Matri il sacrificato. Dall'altro lato, Guidolin (500 partite in serie A) deve inizialmente rinunciare a Di Natale (reduce da influenza) e in attacco chiede a Pereyra di dare una mano a Muriel. La Juve inizia a mille all'ora, l'Udinese soffre: Vucinic è il solito regista offensivo, Giaccherini pare avere le pile che lo fanno andare più veloce degli altri e per poco - dopo che Vidal aveva già impegnato Padelli con un sinistro dal limite - non è lui che batte Padelli con un sinistro dopo un'azione gestita proprio dal montenegrino. L'Udinese patisce i ritmi alti e si vede: Danilo ha buon senso della posizione ma finisce lì, lo stesso dicasi per Allan. E, in attacco, Muriel è troppo leggero e soprattutto troppo solo. Sono insomma i campioni d'Italia a fare la partita, con Buffon pressoché inoperoso e Barzagli libero di impostare e per certi versi anche di spingere al pari di Lichtsteiner, attaccante aggiunto vista la pochezza di Pasquale. Manca la genialità di Pirlo, poco ma sicuro, ma di lì a poco sarebbe salito in cattedra colui il quale rischia di diventare uno dei centrocampisti più forti del mondo in poco tempo. Così, dopo che Vucinic aveva mostrato a tratti di abitare un calcio che altri possono solo immaginare, arrivava la svolta determinata da Pogba, francesino capace di inventare una sberla da trenta e più metri che finiva all'incrocio dei pali più lontano. Entravano poi Matri (per Giovinco) e Di Natale (per Pereyra). Vidal sfiorava il raddoppio, ma era ancora Pogba a battere Padelli con un altro missile da fuori area: trionfo purissimo. Cui seguivano poi le reti di Vucinic e Matri: Udinese al tappeto, Juve di nuovo in paradiso e campionato avvisato.

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