di Gianfranco Giubilo Si torna a giocare, un sabato un po' fiacco per la prima di ritorno, ma anche una partita senza grande fascino, come il ritorno dell'Inter a San Siro contro il Pescara, può regalarci un segnale confortante.
Dallastessa influenza era uscito, sia pure a mezzo servizio, Osvaldo, risorsa importante per la Roma in trasferta a Catania: dove, valore della squadra a parte, i motivi di preoccupazione sono tradizionalmente numerosi. Purtroppo il ginocchio non è stato altrettanto ragionevole, così Zeman dovrà affidarsi ancora a Mattia Destro. Delle qualità tecniche dell'acquisto più impegnativo della campagna estiva nessuno ha motivo di dubitare, la continuità di rendimento è ancora negli auspici. Ma adesso gli umori della piazza giallorossa, con particolare riguardo per l'angolo riservato ai detrattori della società e della squadra, lanciano segnali negativi nei confronti del giovane attaccante, qualcuno si domanda perché la Roma non lo venda, magari consigliato dal Cav, che lo apprezza come una mela sana e saporita. Forse sono gli stessi che consideravano indispensabile Borini e inutile il nuovo arrivato. Resta il dato di fatto della scelta ristretta, obbligata, da parte di Zeman, tutte in campo le punte disponibili, panchina orfana di risorse alternative accettabili. Non si può neanche contare sulla duttilità di Pjanic, buono per tutte le stagioni ma purtroppo squalificato. Dunque giro di boa in acque poco tranquille, per questa Roma che i numeri tengono ancora in corsa per la Champions, a patto però di evitare ulteriori distrazioni. Poiché per l'alta classifica non si può collocare in primo piano il posticipo serale tra Samp e Milan, si devono dedicare tutte le attenzioni al pomeriggio domenicale, che sembra offrire occasioni da non perdere alla Lazio e al Napoli, impegni casalinghi non terribili rispettivamente con Atalanta e Palermo. Dunque massima allerta per la Juventus, che dovrà sfatare la leggenda dell'imbattibilità interna del Parma, che ha riscattato gli stenti dell'avvio e adesso è a un punto dal Milan e a tre dalla Roma, dunque in grado di creare apprensioni alla capolista. Donadoni spera che Giovinco, protagonista in Emilia nella stagione scorsa, non trovi l'ispirazione più felice, ma lo farebbe ancora più contento un'eventuale assenza di Vucinic.