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Casiraghi ci crede «Decide Balotelli»

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Un passato nel Chelsea e da cittì dell'Under 21 per quattro anni oltre che da centravanti azzurro. Italia-Inghilterra è la partita Pierluigi Casiraghi, il più inglese dei centravanti italiani che non riuscì a dimostrare il suo valore in Premier League solo per colpa di un infortunio che gli interruppe in anticipo una carriera costellata di gol, successi e «sportellate» coi difensori avvarsari. Un secondo posto ai mondiali del '94 da giocatore, un bronzo da allenatore dei ragazzi nel 2009 sono le conquiste più importanti e ora aspetta una chiamata per continuare ad insegnare calcio. A 43 anni c'è tempo intanto gioca in anticipo la sfida di domenica sera a Kiev. Casiraghi, che partita sarà? «L'Inghilterra non mi ha fatto una grande impressione, anche l'altra sera hanno subito la pressione dell'Ucraina. È una formazione molto leggibile, applicano il classico 4-4-2, sono fin troppo lineari a volte un po' scontati nell'applicazione del loro modulo. La novità è che rispetto al passato difendono meglio grazie agli insegnamenti di Capello durante la fase di qualificazione». E poi c'è Hodgson che comunque è passato dalle nostre parti... «Già, anche lui ha allenato da noi ma è il tipico allenatore inglese. Si affida al gioco sulle fasce con Young e Milner oppure Walcott quando deve presentare una formula più offensiva». Si aspetta Carroll o Welbeck vicino a Rooney? «L'attaccante del Liverpool è quello che è andato meglio finora. Quando è stato impiegato ha sempre dato il massimo: vedo lui in mezzo alla nostra aerea e Rooney a girargli intorno». E noi? «L'Italia è in crescita, avevo detto che bisognava battere l'Irlanda perché la Spagna era nettamente più forte della Croazia e per mentalità avrebbe fatto la sua partita. Abbiamo passato il turno e ora possiamo solo migliorare». Meglio la difesa a tre o a quattro? «Conta poco questo aspetto, serve giocare con personalità». Secondo lei chi avra in mano il pallino del gioco? «Di sicuro l'Italia. Gli inglesi ti lasciano la partita in mano e poi puntano al contropiede. Prevedo più libertà per Pirlo che potrà impostare con più facilità rispetto alle altre partite». Chi può essere l'uomo decisivo? «Per loro di sicuro Rooney che ha dato qualità al loro attacco anche se non trascurerei Gerrard che sta disputando un torneo di ottimo livello» E per l'Italia? «Conto su Balotelli che si è sbloccato con il gol segnato contro l'Irlanda e vivrà la partita contro l'Inghilterra come un derby. Conosce bene Terry e Lescott, può essere lui l'elemento fondamentale. Come tutti i talenti è stato molto criticato ma credo che a 22 anni abbia molto da dare al nostro calcio». Certo, la Premier League ormai ha surclassato la nostra serie A. «È solo una questione economica. I club inglesi hanno budget superiori ma il loro campionato è pieno di stranieri anche più del nostro. In ogni caso, mi tengo la nazionale italiana che considero superiore alla loro». Chi è la favorita per la vittoria finale? «Torres ha dimostrato di essere in ottima forma sin dal primo minuto. Vincere un Europeo non è semplice ma sicuramente la Spagna ad oggi è la squadra che gioca meglio». Infine, c'è qualche novità sulla sua carriera? «Aspetto la chiamata giusta per trovare una panchina. Non arriva ma forse è colpa della crisi. Intanto faccio il tifoso dell'Italia che può fare molta strada nell'Europeo ».

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