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Domenico Latagliata TORINOStasera il campionato potrebbe essere riaperto.

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IntantoJuventus-Napoli è di sicuro un match che può chiudere definitivamente la corsa al secondo posto. Anche se ovviamente la Signora guarda ancora al gradino più alto e, per dirla con Conte, «se il Milan fa harakiri, noi vogliamo poterne approfittare». Ieri ha cominciato pareggiando a Catania e in caso di vittoria bianconera sarebbero soltanto due i punti di distacco dalla capolista. Tre tenori da una parte, l'orchestra bianconera dall'altra. Juventus e Napoli, dopo avere vestito i panni delle nobili decadute in serie B, adesso strazionano ai piani altisismi e l'anno prossimo vorrebbero ritrovari in Champions da protagoniste. «Battere il Napoli sarebbe un sigillo bello grosso sul secondo posto – ha detto Conte - e per la Juventus tornare in Champions senza preliminari sarebbe qualcosa di straordinario. Ma siamo attenti, vogliamo approfittare di un eventuale passo falso dei rossoneri. Il campionato è in mano al Milan: nessuna squadra ha una rosa che può sopperire a undici-dodici infortuni per volta come invece riescono a fare loro. Se abbiamo dei rimpianti? Tutti i nostri pareggi, a eccezione di Napoli e Milan, ci stanno stretti: potevamo vincere, a volte abbiamo dovuto fare i conti con la sfortuna, i pali e certe situazioni delle quali è meglio non parlare. Ma abbiamo comunque sempre dato sempre il massimo». La Juve insomma si è piaciuta e continua a piacersi, essendo ancora imbattuta nonostante i quattro scontri diretti con il Milan. Ma a Conte piace – e tanto – anche il Napoli: «Con un po' più di esperienza in più in Champions la squadra di Mazzarri avrebbe battuto il Chelsea prima, il Benfica poi e sarebbe filato dritto fino alle semifinali. Cinque anni fa Napoli e Juve erano in serie B: loro hanno avuto una crescita esponenziale, merito del presidente, del progetto, di Mazzarri, dell'ambiente. La Champions porta via risorse fisiche e nervose: hanno pagato dazio, non avendo una rosa ampia come il Milan. A inizio stagione li avrei messi comunque davanti a noi in classifica. Come si fermano Cavani, Lavezzi e Hamsik? Non dobbiamo pensare a fermarli ma a vincere, come facciamo sempre. Al San Paolo, all'andata, abbiamo sdoganato il 3-5-2: da quel giorno quasi tutti gli avversari hanno affrontato il Napoli con quel modulo. Mazzarri gioca con una formazione atipica, gli esterni sono altissimi: senza adeguata copertura, si rischia l'inferiorità in difesa». Così sia anche oggi, allora, con Vucinic certo del posto e poi ballottaggio tra Matri, Quagliarella, Borriello e magari anche Del Piero: solo il montenegrino è sicuro di giocare la partita di stasera alla Juventus Stadium. Sull'altro fronte Mazzarri pensa invece a dimenticare Chelsea e Catania che sono costati l'eliminazione dalla Champions e una vittoria buttata in campionato: «Pesce d'aprile alla Juve? Lasciamo stare, per me il calcio è una cosa seria. Piuttosto abbiamo visto che, se facciamo le cose al meglio, possiamo mettere in difficoltà chiunque. Rispetto all'andata la Juve è migliorata ancora, non si fanno 29 risultati utili per caso. L'unica cosa che non vorrei è subire altre rimonte. Non è solo colpa della difesa, però. Fino al 3-0 a 10' alla fine, non possiamo allentare la tensione: l'ho sempre detto ai miei giocatori».

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