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dall'inviato TORINO La sconfitta fa male, l'eliminazione dalla Coppa Italia forse ancor di più per un tecnico che dal suo arrivo a Roma è stato fatto fuori dalla Europa League, ha perso un derby e continua però ad avere la società, la piazz

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Afine gara Luis Enrique prova ad assolvere i suoi. «Primo tempo di timore, il secondo migliore, forse un po' tardi ma la mia squadra non mi è dispiaciuta. È difficile da capire dopo questa sconfitta ma penso questo». Vola basso a caldo sul caso-Lamela perché non ha visto il fallo di reazione del giovane talento argentino che, oltre alla grande crescita palla al piede, dovrà dimostrare di saper stare in un campionato «spigoloso» come quello italiano dove i difensori ti pestano dall'inizio alla fine. «Io non ho visto niente - racconta il tecnico - non so cosa è successo mi dispiace se ha reagito male ma non l'ho visto e non posso parlare. È uno sport di contatto e a volte ci sono queste giocate: lo hanno visto gli arbitri e io non ho niente da dire. Ovvio che contro la Juve già in undici è difficile, in dieci lo è ancora di più: ma abbiamo continuato a pressare alto e senza paura. Il terzo gol subìto è arrivato proprio perché siamo andati a pressarli e abbiamo rischiato troppo. Ma in questa competizione o sei avanti o sei fuori, quindi perdere 2-0 o 3-0 è lo stesso». Non entra nel merito della serata dei suoi uomini e di un Bojan apparso lontano anni luce da quello migliore e che sembra avere molto meno personalità rispetto al più giovane Lamela. «No, non voglio fare paragoni. Bojan ha un'esperienza, ha giocato nel Barcellona con uno stadio da centomila spettatori. Tutti dobbiamo migliorare, io per primo, ma sono fiducioso di quel che vedo ogni giorno, credo sia la strada giusta, una sconfitta come questa ti fa pensare che manca ancora molto, ma è quello che ho già detto. Ripeto, siamo partiti timorosi, ma nel secondo tempo abbiamo fatto meglio e quello che ho visto è più o meno quello che voglio: ovvio, il risultato è brutto, ma continuiamo su questa strada. Oggi era una buona prova per vedere dove siamo e nel complesso non ho visto una squadra molto inferiore alla Juve. In partite come queste i dettagli sono fondamentali. Ma il secondo tempo la Roma ha fatto bene, complimenti ai ragazzi». Il campionato è già qui e a partire dalla sfida in programma domenica all'Olimpico contro il Bologna. Luis Enrique vuole rivedere la Roma migliore e, magari, provare anche a recuperare De Rossi. «Pensiamo già alla prossima giornata. Dobbiamo ancora lavorare tanto ma siamo sulla strada giusta». Tiz. Car.

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