Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Roma, c'eravamo tanto amati

Esplora:
Totti

  • a
  • a
  • a

«Una bandiera va ringraziata a vita»: parola di Gigi Riva. Rombo di tuono è solo uno dei moltissimi vip, addetti ai lavori e non, che si sono schierati dalla parte di Totti. Il capitano giallorosso aveva ribaltato la festa di Natale organizzata dalla società, tra esclusioni e rifiuti, con quel «se il problema della Roma sono io posso andar via...» frutto di uno sfogo dopo l'aggressione verbale del cretino di turno (quella mamma lì è sempre incinta...) alla presenza dei suoi bambini. Ma siamo sicuri che il problema tra Totti e la Roma si possa circoscrivere a un insulto fatto per la strada!?Possibile, ma difficile da credere fino in fondo visto che il protagonista in questione non è uno qualunque ma il capitano della Roma, l'uomo più rappresentativo, il bomber più prolifico della storia di questa squadra: una bandiera insomma. Inutile provare a negare che il malumore di Totti parte da lontano e inizia a materializzarsi con quel «pigro» piombato dall'Inghilterra quando l'attuale dg giallorosso era in tutt'altre faccende affaccendato. Poi è arrivato l'atteso cambio di proprietà ed è iniziata la nuova avventura a stelle e strisce della Roma. Anche lì si è partiti subito con un malinteso, o presunto tale, visto che chiaramente Totti non rientrava nei progetti tecnici della nuova Roma. Escluso all'inizio per motivi inspiegabili, Totti non è mai stato messo in condizione di sentirsi centrale nel «nuovo progetto», ma nonostante ciò è riuscito a ritagliarsi un posto anche nel presente. Difficile immaginare un futuro per lui in questa Roma (da non dimenticare che Totti ha un contratto di altri due anni da giocatore più cinque da dirigente) che continua a navigare a vista. E il problema non possono essere i titosi, che anche ieri, nel tam tam radiofonico capitolino, hanno rinnovato la stima e fiducia ad oltranza per il leader giallorosso. Il problema semmai è il ruolo di Totti in questa Roma, perché é evidente che se il capitano dovesse decidere di lasciare, nessuno a Trigoria si fascerebbe la testa... anzi. E non è una bella cosa. Totti è probabilmente un personaggio ingombrante, forse non è semplice da gestire, ma può e deve essere allo stesso tempo un bene prezioso per un club e per uno spogliatoio e una società in via di formazione con priorità tutte da scoprire. O qualcuno pensa che in giro per il mondo si vendano le magliette di Viviani (con tutto il rispetto per il giovane romanista)!? C'è poi l'aspetto tecnico. Il Totti visto contro la Juventus non è certo un calciatore al top, ma considerando che non giocava una partita dalla scorso primo ottobre e che veniva da un infortunio molto fastidioso, è stato già un miracolo averlo in campo per novanta minuti. Ma anche così, la differenza tra averlo in campo e non averlo si è vista tutta: oltre alla percezione che si ha dall'esterno, è chiaro il contributo in fatto di autostima e sicurezza, che il numero dieci trasmette ai compagni. La polemica sembra rientrata, ma l'allarme ormai è scattato. «Non stiamo facendo quello che vogliamo - ha detto ieri in occasione degli auguri natalizi - ma con questo gruppo e la società vogliamo risalire e dimostrare che abbiamo un grande futuro. La stagione non va bene, speriamo finisca presto...». Il giorno dopo lo sfogo e la carambola mediatica, la presa di posizione della società è affidata a Baldini: come se il problema fosse davvero l'attacco di un tifoso per la strada. «La gente dovrebbe usare un po' di buon senso - attacca il dg giallorosso - i calciatori che sbagliano i rigori sono quelli che li tirano. Quelli che si prendono la responsabilità di andare sul dischetto non andrebbero mai biasimati, ci mancherebbe altro. Totti pensa di smettere? Non credo proprio, fin quando ce la farà a calcare un campo da calcio, lo farà perché quello è il suo talento: la sua vita. Se continuerà con la maglia della Roma? Ed esiste la possibilità che lo faccia con qualcun altro? È un pensiero che non mi ha mai sfiorato». Ma la replica più efficace arriva dal mondo del calcio e dei vip. «Alla Roma non ci sarà mai più uno come Totti, è bene che se lo tengano stretto - dice Gigi Riva - i tifosi devono passare la vita a ringraziarlo». Buffon è con l'amico di sempre. «Contestare Totti è una vergogna - ha detto - ma ricordo che qualcuno si permise di fischiare anche Maldini...». Fiorello si accoda su Twitter. «Uno come lui i romanisti non dovrebbero criticarlo mai. Deve rimanere a Roma e non dare retta a chi lo critica». Infine Mazzone: «Sarebbe molto triste se Totti lasciasse la Roma. Critiche gravi e ingiuste».

Dai blog