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Milan inarrestabile, 4 gol al Chievo

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Ibrahimovich esulta dopo il gol

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Quattro gol, Ibrahimovic superstar e soprattutto il fiato sul collo alla Juventus capolista: è questo il bottino del Milan che ha stritolato un inesistente Chievo, un pugile suonato, finito al tappeto per knock out, sotto i fendenti micidiali di Ibrahimovic (doppietta), Thiago Silva e Pato, partito in sordina e poi riscattatosi con il passare dei minuti. Il Milan, reduce dalla sorprendente e affascinante sfida contro il Barcellona, si candida prepotentemente alla conquista del titolo italiano, si conferma in crescita per forma e vivacità, si dimostra un'avversaria temibile per qualsiasi squadra: personalità, grinta, tecnica sopraffina con giocate tutte di prima, buon possesso palla, pressing alto. Allegri ha confezionato davvero un bel gruppo con un leader unico: Zlatan Ibrahimovic, il quale - anche stasera - ha deliziato il pubblico. Non sarà Ibra-dipendenza ma - sicuramente - lo svedese è l'uomo in più: sempre pronto, sicuro, autorevole e carismatico. Dopo appena 44 secondi dal fischio di inizio, prende la traversa e fa tremare il Chievo: per la squadra di Verona è un pessimo presagio. Ibra - come dicono a Milano - è 'tanta robà e stasera raggiunge e supera i cento gol in serie A: come dire una media del nove raggiunta da un allievo modello. Con gli anni, migliora, cresce e sorprende. La partita è stata a senso unico, il Chievo ha tentato di arginare uno straripante Milan ma ha impensierito la porta di Amelia solo in un paio di occasioni con Pellissier e Hetamaj sul finire del match. Il portiere milanista è stato praticamente disoccupato, mentre Sorrentino ha avuto il suo daffare All'ottavo minuto arriva il gol di Thiago Silva, che sfrutta al meglio l'invito di Kevin Prince Boateng. Il difensore rossonero beffa Sorrentino con un piatto destro da fuori aerea e porta la sua squadra in vantaggio. All'11' si fa vivo il Chievo con un'occasione sul piede di Pellissier. E al 16' è Ibra-show: servito da Aquilani, con la sua calma zen, lo svedese pennella un meraviglioso tiro, di destro. L'effetto impresso al pallone inganna e scavalca Sorrentino, leggermente fuori dai pali. Applausi a scena aperta per un fuoriclasse come se ne vedono pochi: uno spettacolo nello spettacolo. Ma - bisogna dire - in questa serata magica per il Milan spiccano anche Aquilani e Nocerino, fa bene Mario Yepes preferito a Bonera. Leggermente indietro Mark van Bommel e Luca Antonini. Non brilla Pato, ma cerca con determinazione il proprio riscatto e riesce nell'impresa. Al 33' fucilata di Aquilani deviata da Luciano; la palla arriva fra le braccia di Sorrentino che non trattiene. Il brasiliano, appostato in area, è l'uomo giusto al posto giusto. Segna con facilità ed è il 3-0. Non solo, sul finire del primo tempo, è sempre lui a procurarsi il rigore del poker. Luciano 'abbattè Pato lanciato a rete. Rigore: dal dischetto Ibrahimovic non sbaglia. Il secondo tempo è piuttosto scontato: il rossoneri tengono palla, gestiscono il risultato, Allegri fa rotazione. Ibra esce fra gli applausi di San Siro, il ritmo si abbassa, la pressione cala. Il Milan "indiavolato" del primo tempo mostra saggezza e emula il Barca con la sua ragnatela di passaggi. Una serata da non dimenticare, perchè gol e spettacolo rendono una squadra vincente. E sono un messaggio chiaro e forte per la Juventus: il Milan di questa sera non consente distrazioni. La Signora è avvertita.  

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