La Ferrari riparte dal luogo del delitto
Lofarà anche la Ferrari, rimettendo le ruote sul circuito di Yas Marina, Gp di Abu Dhabi. Nel suo caso però è più corretto parlare di suicidio sportivo. Sull'isolotto artificiale, Alonso perse un Mondiale praticamente vinto, gli bastava arrivare tra i primi cinque. Sotto la bandiera a scacchi fu settimo. Il resto è storia nota: Vettel due volte re. Sarà impossibile non pensarci all'apertura della pit-lane, una buona corsa potrebbe lenire la sofferenza, ma già si sa che il primo posto è fuori portata. Ma visto che il passato non si può cambiare, in Ferrari guardano al futuro (il presente è inguardabile) e sono molto preoccupati. Di questo passo, la Red Bull dominerà anche il 2012, «profeta» Briatore si è già espresso in merito. Il pilota di Oviedo è pagato anche per fare pubbliche relazioni e rasserenare i tifosi, non c'è altra spiegazione alle sue dichiarazioni: «Il 2011 della Ferrari non è stato un disastro, ma il prossimo anno dobbiamo lottare per la vittoria dalla prima gara. Mi interessa guadagnare mezzo decimo in vista del prossimo anno piuttosto che finire secondo in questo Mondiale. Continueremo a utilizzare le prove del venerdì come delle sessioni di test in ottica 2012, cercando di raccogliere più dati possibili per i nostri uomini a Maranello». Numeri corretti da inserire in una galleria del vento rimessa a nuovo dopo i valori da ubriaco che diede l'anno scorso: «La Red Bull sarà molto forte anche nel 2012, così come la McLaren, e mi aspetto progressi anche dalla Mercedes. Dovremo fare meglio quest'inverno e arrivare a marzo con la miglior Ferrari possibile». Uomini rossi mezzi avvisati, mezzi salvati. Intanto Vettel proverà a raggiungere «il leone» Mansell a quota 14 nelle pole position e a eguagliare il numero di 13 vittorie di Schumacher (gli serve però anche l'ultimo gran premio). Venerdì prove libere, sabato qualifiche (ore 14 su Rai2) e domenica (ore 14 su Rai1) start del penultimo appuntamento della stagione negli Emirati Arabi Uniti.