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Italia che fatica

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A sinistra Antonio Cassano

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L'Italia non sciopera, ma quasi: massimo risultato con il minimo sforzo. Gli azzurri vincono di misura contro le Far Oer compiendo un passo in avanti verso la qualificazione ai prossimi europei di Ucraina e Polonia. Decisivo Cassano. Prandelli, alla sua tredicesima panchina in nazionale, batte il record di punti ottenuti nelle qualificazioni europee da Trapattoni e Lippi. A Torshavn, nonostante un avversario modesto, non è stata una passeggiata. L'Italia gioca solo 10 minuti - quelli iniziali - in cui arriva il gol decisivo. Missione compiuta e remi in barca. In avvio la circolazione di palla è veloce, la squadra pressa e spinge sulle fasce: le occasioni non tardano ad arrivare. Cassano sfiora il gol dopo una manciata di secondi, ben imbeccato da Pirlo: provvidenziale l'intervento dell'estremo difensore avversario che - per un giorno - si infila i guanti da portiere sulle sue mani sporche d'olio: solitamente ripara le auto. Il «portiere meccanico» è chiamato ad aggiustare le falle di un reparto che non carbura. Cassano sembra ispirato: al 5' si gira e cerca il palo più lontano con un destro che sfiora il bersaglio. Al 6' ci prova Rossi, che dal limite impegna ancora il portiere. Un minuto dopo Rossi viene chiuso al momento di battere a rete. Al 10' l'Italia passa: lancio di Pirlo per Cassano che parte sul filo del fuorigioco, controlla di petto, e supera il portiere in uscita. Trovato il vantaggio gli azzurri si siedono, e gli avversari prendono coraggio. Al 20' Edmundsson sfiora la traversa. Non c'è gloria neppure per Olsen che, al 24', colpisce il palo con un gran sinistro: il maestro elementare, da oggi fino alla pensione, avrà un aneddoto da raccontare a tutti i suoi alunni. L'Italia continua a sonnecchiare, De Rossi e Criscito impegnano con tiri dalla distanza il portiere che si oppone come può. Nella ripresa si attende l'ingresso in campo dell'Italia. Ma la serrata continua: l'Italia non c'è. Entra Pazzini al posto di Rossi, qualcosa cambia, ma non troppo. De Rossi, dopo un'ottima incursione, calcia di sinistro trovando sulla propria strada il portiere avversario. Al 25' il pareggio sembra cosa fatta: gli azzurri sono presi d'infilata in contropiede, e Holst colpisce la traversa con Buffon fuori causa. Brivido. Un minuto dopo Pazzini fallisce l'appuntamento con il gol a pochi passi dalla porta. L'Italia non brilla, ma Prandelli sorride: le sconfitte della Slovenia e dell'Irlanda del Nord ci avvicinano all'Europeo 2012. Al termine della gara il ct è soddisfatto ma non troppo: «Abbiamo cercato di costruire, troppo lenti, abbiamo creato parecchio ma non siamo stati concreti. Siamo stati poco ordinati in mezzo al campo, poco efficaci, ma va bene così. La qualificazione è a un passo ma non è ancora fatta. Ci sarà da soffrire anche a Firenze».

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