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Daniele Palizzotto Diligente, determinato e consapevole dalla pesante eredità raccolta.

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«Preoccupato?Per nulla - ha spiegato il tecnico piemontese nella presentazione ad Appiano Gentile - il raduno parte domenica, ma noi siamo al lavoro da dieci giorni. Ho cercato subito di calarmi nella parte: qui c'è tutto per lavorare al meglio, faremo una stagione importante». Idee chiare e concise: non pensare al passato, evitare paragoni scomodi e guardare avanti. «Lo scudetto 2006? Una vicenda dolorosa - ha dichiarato Gasperini - ma io devo preoccuparmi del campo. I confronti con Mourinho sono inutili: lui è un grande, ma io non ho bisogno di ulteriori stimoli. Qui conta solo vincere, noi cercheremo di farlo attraverso il gioco». Ma è possibile riproporre in una grande squadra, dove alla prima sconfitta piovono le critiche, gli schemi offensivi del Genoa? «Certo, l'Inter ha giocatori qualitativamente migliori. La difesa a tre? Perché no, Udinese e Napoli hanno disputato ottimi campionati. Ma fossilizzarsi sui numeri è sbagliato: voglio una squadra capace di cambiare nel corso della gara». Gasperini è pronto al decollo e ha piena fiducia nella società. «Alvarez e Palacio sarebbero rinforzi importanti. Sneijder? È un grande, ma due anni fa la partenza di Ibra contribuì alla creazione di una super squadra». Il primo impegno ufficiale, la Supercoppa contro il Milan, sarà già fondamentale per gli equilibri cittadini. «E noi saremo pronti. Probabilmente il 6 agosto non avremo i sudamericani, ma affronteremo i campioni d'Italia: uno stimolo in più per vincere».

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