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L'Italia convince

L'Italia di Prandelli

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Tre su tre: a Kiev si vince sempre. L'Italia mantiene la buona abitudine, imponendosi per due a zero nell'amichevole contro l'Ucraina. Tra i padroni di casa parte mancano i migliori: non ci sono Milevskiy e Chygrynskiy, Shevchenko è volato a Londra per problemi familiari. Sessanta secondi e l'Ucraina si rende subito pericolosa con un sinistro dalla distanza di Rakytskiy che scheggia il palo alla sinistra di Viviano. L'Italia parte lentamente, gli avversari si adeguano. Ritmi bassi, compassati: gli azzurri attendono, gli avversari cercano senza troppa convinzione di fare la partita. Chiellini ha una contrattura alla coscia sinistra e alza bandiera bianca: lo stopper juventino è a rischio per la prossima sfida contro la Roma. Entra Astori che bagna il suo esordio in azzurro con un cartellino dopo un minuto. Alla fine sarà rosso. Pepito Rossi ha l'occasione per colpire in contropiede, ma al momento decisivo si fa bloccare da Tymoschuk. Rossi ci riprova con un sinistro dal limite che Shovkovskiy controlla senza troppi patemi. Gli uomini di Prandelli tengono bene il campo: Montolivo riesce a trovare le giuste misure, Marchisio e Maggio giocano con attenzione. Qualche difficoltà in avanti, dove Aquilani fatica a trovare la posizione, e a verticalizzare per le due punte. L'Italia trova il vantagio dopo 26 minuti: Aquilani raccoglie un cross dalla sinistra di Criscito e calcia a rete, Gilardino blocca inavvertitamente la palla che Rossi indirizza alla destra del portiere. Sinistro secco a pelo d'erba per il vantaggio azzurro. In avvio di ripresa entrano Giovinco e Santon al posto di Aquilani e Maggio. Viviano in due tempi neutralizza una punizione di Rakytskiy, dall'altra parte Rossi, ben lanciato a rete, si fa anticipare dal portiere in uscita. Gli automatismi talvolta non sono immediati, la manovra è stantìa, il gioco non decolla. L'Ucraina sfiora il pareggio al 15' quando, dopo un'uscita a vuoto di Viviano, Oshipko fallisce da pochi passi. Nell'ultimo quarto d'ora gli azzurri restano in dieci per l'espulsione di Astori: Prandelli cerca di limitare i danni, la sua Italia tiene, seppur con qualche difficoltà. Difesa e contropiede: il raddoppio arriva al 36', dopo un ottimo spunto di Giovinco che serve Matri: l'attaccante della Juve chiude la partita con una rasoiata in diagonale. Intanto, negli altri incontri di qualificazione agli Europei del gruppo C pareggi tra Estonia-Serbia (1-1) e tra Irlanda-Slovenia (0-0). In classifica l'Italia comanda con 13 punti, cinque di vantaggio sulle inseguitrici con una partita in meno: la qualificazione è veramente a un passo.

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