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Lazio: delirio Kozak

Libor Kozak della Lazio

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Benedetta capocciona di Kozak. A sei minuti dalla fine svetta sulla solita punizione telecomandata di Ledesma e la Samp torna a casa con una sconfitta beffarda. La Lazio è viva anche se arranca, risale al secondo posto ma mostra preoccupanti segnali di involuzione nel gioco e nella condizione fisica. Finisce 1-0 per la banda di Reja che vince la prima partita del 2011 senza convincere nessuno. Nemmeno Olympia che sceglie il percorso più breve annunciando una partita da sbadigli. Solo un giretto veloce, una comparsata brevissima, diretta sul trespolo a metà campo senza concedere un percorso più lungo al suo show. Perlomeno l'aquila biancoceleste non è andata verso i tifosi della Sampdoria (pochissimi) e allora sulle tribune si vaticinava un modesto 0-0 non una sconfitta come accaduto contro il Lecce.   E Olympia non aveva sbagliato nemmeno stavolta perché il risultato più corretto sarebbe stato proprio il nulla di fatto. Ma il simbolo laziale non aveva calcolato il guizzo vincente del lungagnone ceko che, ogni volta che è stato impiegato, è risultato decisivo. Due gol, un'autorete provocata contro l'Udinese e sei punti in più nella saccoccia di Reja che può tirare un sospiro di sollievo. Il tecnico deve ringraziare Kozak perché senza la sua rete sarebbe stato difficile preparare il derby di Coppa Italia in programma mercoledì sera all'Olimpico. Il primo tempo si è aperto con un guizzo di Pazzini ma dopo un quarto d'ora di sostanziale equilibrio la Lazio ha preso in mano la gara senza però riuscire a pungere quasi mai. Un tiro di Ledesma su bella percussione di Zarate, una punizione di Hernanes con Curci che ha cercato in tutti i modi di complicarsi la vita e un netto rigore non concesso dal solito modesto arbitro Rizzoli. Ziegler ha fermato Lichtsteiner con un netto fallo di mano ma il fischietto bolognese non si è accorto di nulla. Tutto qui, perché la Lazio ha passeggiato per larghi tratti in campo e la Samp si è adagiata troppo mostrando di gradire lo 0-0. Errore imperdonabile perché il Lecce, ad esempio aveva dominato e vinto con merito domenica scorsa perché non si era accontentato del pari. Invece, la Samp ha lasciato nel secondo tempo troppo campo a una Lazio in debito di ossigeno e alla fine ha subito la giusta punizione. Pazzini ha fallito un gol fatto sull'unico errore di Diakitè, poi solo uno sterile forcing biancoceleste. Fino all'apoteosi arrivata quando anche Mauri & Co. attaccavano più per forza di inerzia che per convinzione. Ma sette minuti prima Reja si era ricordato di Kozak e aveva fatto uscire lo spento Floccari. La testa del ceko è spuntata sulla punizione di Ledesma e ha mandato in delirio l'Olimpico e in castigo la Samp. Sospetto fuorigioco ma parliamo di centimetri e allora Rizzoli ha convalidato. È finita bene ma troppi uomini chiave tipo Hernanes, Floccari e Mauri sono stanchi e la coppia Ledesma-Brocchi è costretta a correre per cinque in mezzo al campo. Ora il derby di coppa poi la trasferta di Bologna e, risultato a parte, si spera di riammirare la Lazio dello scorso anno. Con quella vista in questo primo scorcio del 2011 c'è poco da stare allegri.

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