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Basta un punto per continuare a sognare in grande nell'Europa che conta.

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Lastrada per andare avanti in Champions si è messa in discesa per una Roma che continua a faticare troppo in campionato e che cerca proprio dalla massima competizione europea, la linfa per tornare a sorridere. Ma gli ottavi di finale quasi in tasca non fanno comunque mollare la presa di Ranieri che vuole carattere e concentrazione dai suoi: soprattutto dopo gli scivoloni in campionato. Grinta da mettere in campo già dalla gara di questa sera contro una squadra che non avrà nulla da perdere e vorrà dare un senso alla sua apparizione in Champions che si appresta a sfumare Il tecnico giallorosso, nella conferenza stampa di rito, parte proprio da questo. «Oltre all'insidia, perché a noi basta un punto mentre loro sono matematicamente fuori anche dall'Europa League, loro non hanno nulla da perdere. Sono una buona squadra, è l'ultima partita che giocano sotto i riflettori del grande calcio per cui vorranno fare una gran partita: vorranno mettersi in mostra perché è una vetrina importantissima per loro». Soprattutto considerando i noti problemi della società che potrebbe anche essere venduta. Ranieri quindi va dritto per la sua strada e non vuole sentire scuse, ne pensare all'altra sfida del girone: quella a Monaco tra Bayern e Basilea che potrebbe regalare il passaggio agli ottavi alla Roma anche in caso di sconfitta. «Noi dobbiamo pensare alla nostra partita. Non siamo venuti qui aspettando quello che fa il Bayern, noi abbiamo vinto a Basilea, abbiamo vinto la penultima contro il Bayern e vogliamo vincere anche a Cluj. Questa è la nostra aspettativa. Poi quello che fa il Bayern con il Basilea non ci interessa». Così come a Ranieri non interessa la reazione dei suoi al nuovo turn-over. Il tecnico giallorosso non fa sconti e pensa solo ai tre punti. «Per me è importante vincere e poi vediamo. Il gruppo si deve adeguare a questa nuova incognita che è il turn-over e al fatto che dei titolari, perché per me sono tutti titolari, possano anche restare in panchina o andare in tribuna. È logico che è una cosa nuova e come tutte le cose nuove non sono indolori». Inutile provare a stuzzicarlo su un cammino in Champions che al momento è aperto a mille suggestioni: vola basso, come sempre. «Ci sono squadre più accreditate di noi in questa Champions, squadre abituate ad arrivare in semifinale e finale: ma a volte anche le grandi steccano. Con il Chelsea una volta eravamo in semifinale e tutte anche le altre tre erano sorprese. Ora pensiamo agli ottavi, poi strada facendo vedremo. Quindi noi pensiamo a passare il turno, poi vedremo». Chiusura, inevitabile, su un campionato che continua ad essere in chiaroscuro per questa Roma due velocità. «La sconfitta di Palermo ci può stare, ma sono convinto che ora recupereremo il terreno perso, non ci arrendiamo. A Brescia ci siamo ritrovati. È ancora possibile raggiungere le zone di vertice anche se siamo stati superficiali con Bologna e Chievo. Ma non alziamo ancora bandiera bianca: abbiamo voglia di lottare e i tifosi sono con noi»... e già a partire da stasera la Roma sarà chiamata a dimostrarlo, a prescindere da tutto.

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