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Matteo De Santis Come cambia il mondo.

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ClaudioRanieri si gode la metamorfosi di questa pazza pazza Roma, anche ieri capace di tutto e il suo contrario. Come far riaprire per due volte una partita che sembrava già chiusa e impacchettata. «Non mi sento di rimproverare nulla alla squadra - è la difesa pubblica del tecnico - abbiamo fatto una partita intelligente, facendo girare palla e affidandoci a Greco e Simplicio. Poi, contro una squadra come la Fiorentina, ci sta che Gilardino e D'Agostino possano inventarsi in qualsiasi momento due prodezze e fare gol». Tredici punti nelle ultime cinque giornate: adesso l'andatura della Roma è di tutto rispetto. «Dobbiamo continuare così e battere il ferro finchè è caldo. Ora si vedono i frutti del nostro lavoro, siamo più quadrati. Io sono sempre lo stesso di prima, non sono cambiato. Difficile dire se siamo ritornati in corsa per lo scudetto, noi vogliamo solo andare più in alto. C'è più rimpianto per la partenza ad handicap che soddisfazione per questa piccola rimonta». Ranieri si sofferma anche sui singoli: «Menez? Il diamante grezzo si sta lucidando, deve continuare così ma può ancora crescere. Simplicio sta crescendo moltissimo e mi fido molto di Greco. La formazione iniziale? Vucinic non si era mai allenato dopo il derby e Perrotta aveva qualche problemino». Rosella Sensi pensa già alla Juve: «Andiamo a Torino per giocarcela. Dobbiamo mantenere i piedi per terra e continuare a fare il nostro lavoro. Sono contenta per i nostri tifosi, serena e fiduciosa per il gruppo. La situazione societaria? Abbiamo deciso di parlare per comunicati e continueremo a farlo. Vi chiedo di rispettare il nostro volere».

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