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Se il calcio è fatto di paradossi, l'inizio della stagione laziale rischia di esserlo ancor di più

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Appenadodici mesi fa la squadra biancoceleste aveva da poco ornato la propria bacheca con la Supercoppa italiana e veleggiava in testa alla classifica a punteggio pieno. Eppure, l'animo dei tifosi era turbato, perché il campo raccontava abbastanza bene quello che sarebbe diventato di lì a poco un calvario. Quest'anno invece la Lazio è partita da una sconfitta, ma il clima che si respira è diverso. E non è così raro sentire qualcuno pronunciare le fatidiche parole: Champions League. Le solite esagerazioni da bar? Nient'affatto. A parlare, infatti, è stato niente poco di meno del presidente Lotito, intervistato a «Dimensione suono Roma» per tracciare un bilancio del mercato biancoceleste. A precisa domanda il numero uno della Lazio ha risposto con un «mai dire mai» denso di significati. Al di là del mancato arrivo di Santa Cruz («non è una delusione, abbiamo semplicemente deciso di aspettare gennaio per capire se fosse necessario un ulteriore inserimento») secondo Lotito «la rosa a disposizione di Reja è copiosa ma di qualità». La palla passa quindi all'allenatore che, peraltro, già nella passata stagione era riuscito a ottenere, dal momento del suo arrivo, una media punti di tutto rispetto. Se poi si considera che a quel nucleo di giocatori è stato aggiunto un talento come Hernanes, sognare non è impossibile. In fondo, esaminando la Lazio che ha cominciato la passata stagione, le differenze sono notevoli: ci sono in più, a parte Hernanes, i vari Ledesma, Floccari, Dias e il recuperato Matuzalem, tutti elementi utilizzati dal tecnico goriziano nell'undici base schierato contro la Samp. Se poi si dovesse anche ritrovare il vero Zarate («non abbiamo mai pensato di venderlo, è incedibile ed è un punto di riferimento per la società», ha detto il presidente) le prospettive possono diventare importanti. Uno stimolo in più potrebbe costituirlo la classifica Iffhs diramata ieri. La Lazio compare al 162° posto, alle spalle anche di Napoli, Samp, Palermo e Genoa. Un piazzamento tra i peggiori mai ottenuti dalla società biancoceleste e che si spera possa essere migliorato quest'anno. Se poi si considera che questo campionato sarà presumibilmente l'ultimo che darà la possibilità alla quarta classificata di giocarsi i preliminari Champions, tanto vale provarci per davvero. Come dire: ora o mai più.

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