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C'è il Brasile

Dunga

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JOHANNESBURG - Partire con i favori del pronostico e vivere una vigilia agitata: è il destino del Brasile, che fa il suo debutto oggi ai Mondiali sudafricani nel secondo incontro del Gruppo G, affrontando a Johannesburg la Corea del Nord. Dunga, forte della sua lunga militanza in Europa, sa che in certe occasioni non ci si può fidare di nessuno. Il ct verdeoro, non ha un bel rapporto con la stampa brasiliana. Anzi, diciamo pure che tra le due componenti è in atto una sottile battaglia di nervi, con la squadra che si è stretta senza se e senza ma attorno al suo condottiero in panchina. Motivo del contendere: il presunto litigio tra Daniel Alves e Julio Baptista, smentito dai diretti interessati e pubblicizzato dai media, oppure le indiscrezioni sulle condizioni fisiche di Julio Cesar, abile ed arruolato ma in forma non eccezionale. E così allenamenti a porte chiuse e atmosfera tesa, altro che la consueta gioia sudamericana. L'unico ballottaggio è tra Elano e Ramires, sponsorizzato dalla stampa. Insomma, la Corea del Nord potrebbe rivelarsi l'avversario ideale per un pronti e via all'insegna dei gol e della distensione: Kakà ha voglia di dimenticare i problemi fisici legati alla pubalgia, gli interisti Maicon e Lucio sognano di proseguire la lunga scia di trofei. Sugli avversari dei verdeoro c'è poco da dire, se non che il mistero attorno alla loro reale consistenza aumenta di minuto in minuto. Nell'altra partita del girone, Costa d'Avorio con l'incognita Drogba, e Portogallo con Cristiano Ronaldo a caccia di gloria. Si affronteranno in una sorta di spareggio per il passaggio del turno. Una partita tra due formazioni che ambiscono ad andare lontano: il Portogallo cerca il riscatto, la nazionale ivoriana si candida al ruolo di favorita tra le formazioni africane. Entrambe sono alle prese con le defezioni: il Portogallo deve fare a meno di Nani (che al rientro in patria ha polemizzato per la sua esclusione) e Boswinga, la Costa d'Avorio spera in un recupero dell'ultimo momento del suo capitano Didier Drogba, alle prese con un infortunio al gomito: l'attaccante del Chelsea potrebbe essere in campo solo grazie all'utilizzo di una speciale protezione al braccio destro che però dovrà essere autorizzata dal direttore di gara (l'uruguaiano Larrionda). Il ct Eriksson, sulla panchina ivoriana da poco più di due mesi potrà comunque contare su talenti come Kolo e il fratello Yaya Toure, Kalou, Didier Zokora e Emmanuel Eboue. Il Portogallo non nasconde le proprie ambizioni e punta molto su Cristiano Ronaldo e Deco che potrebbero vivere un Mondiale da protagonisti assoluti.

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