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Attenti agli ex col dente avvelenato

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Algufaggio del tifo romanista, l'Atalanta ha almeno regalato venti minuti di sensazioni magiche, tra il gol di Tiribocchi e il pari di Milito, prima che l'Inter traducesse in cifra il suo superiore tasso tecnico. Mourinho ha potuto consentirsi largo turnover, Ranieri vi ha fatto ricorso soltanto in Coppa Italia, ma il collega ha Mariga, tanto per fare un nome, lui ha Faty. Ancora una volta, Olimpico esaurito, per la prima delle ulteriori quattro finali che la Roma è chiamata a sostenere per il traguardo dei sogni. Ha per ora lasciato il segno nei due appuntamenti fondamentali in questo scorcio finale di stagione, prima la vittoria sull'Inter, poi un avventuroso derby felicemente condotto in porto nonostante l'inguardabile primo tempo. Un'impresa ispirata dalla mossa più coraggiosa che un allenatore possa concedersi, soprattutto in una sfida cittadina, le sostituzioni di due autentici idoli della tifoseria, troppo sensibili alla loro condizione di romanità, la tensione tradotta in cifra negativa, come tante altre volte era avvenuto in passato. Stasera ci sarà da fare i conti con due personaggi che hanno avuto un ruolo nella storia romanista. Margini esigui per Gigi Delneri, signore nel distacco nonostante non avesse ricevuto un trattamento elegante, più ampia dimensione per Antonio Cassano. Un pesante errore societario sul piano economico: una volta accertata l'incompatibilità con il gruppo, una gestione intelligente avrebbe consentito alla Roma di fare cassa in modo adeguato, invece di svendere un gioiello pagato una tombola. Ora Fantantonio torna all'Olimpico da protagonista, largo il suo contributo all'approdo a quel quarto posto che vorrebbe dire Champions League. Anche se per ora ha operato il sorpasso il Palermo, al quale il Milan in caduta libera ha lasciato i tre punti, proprio come, per par condicio, aveva fatto con i blucerchiati una settimana prima. Ranieri ha definito Roma e Samp le due grandi sorprese del campionato, dunque valuta con attenzione i rischi del confronto, da gestire con serenità e senza lasciarsi schiacciare dalle tensioni che la situazione di classifica sembra suggerire. Con il suo gioco sugli esterni, Cassano tra le linee, Pazzini unica punta, i liguri possono creare problemi alla Roma, che proporrà stavolta il tridente leggero, Totti con Vucinic e Menez, in grado di far male a una difesa solida, ma di limitato livello qualitativo. La Lazio tenta di liberarsi dalla delusione e dai veleni del derby e di pensare esclusivamente a una classifica che è tornata a farsi preoccupante, anche se dal Meazza l'Inter le ha mandato un messaggio di conforto, gelando le ritrovate velleità atalantine.

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