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Il Livorno esonera Cosmi

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Daniele Palizzotto Serie A 2009/10, allenatori esonerati: quindici. Squadre che hanno cambiato guida tecnica: undici. In pratica, un'ecatombe. E se neanche il buon Serse Cosmi ce l'ha fatta, cacciato per far spazio al ritorno dell'«inesperto» Gennaro Ruotolo, qualcosa nel nostro calcio non funziona. Perché il tecnico perugino, subentrato lo scorso 20 ottobre alla strana coppia Russo-Ruotolo, aveva fatto un mezzo miracolo con un disastrato e disastroso Livorno, capace di raccogliere tre miseri punti nelle prime otto giornate di campionato. Alla fine del girone d'andata, gli amaranto avevano messo da parte 21 punti e accumulato un discreto vantaggio sulla coda della classifica. Incredibile, ma vero. Merito di Cosmi, sicuramente. E del talentino Candreva. Poi è arrivata l'offerta della Juventus (neanche l'unica, per la verità) e il presidente Spinelli ha deciso di vendere il giovane gioiello a metà stagione. Idea malsana per qualunque squadra, pensare per una formazione data per spacciata a inizio campionato. Quando, è giusto ricordarlo, il Livorno aveva perso nel rush finale del calciomercato Ilvo Diamanti, altro talento che avrebbe sicuramente fatto comodo. Risultato? Retrocessione certa. Cosmi ha provato ad arginare la caduta. Ha ottenuto anche qualche buon risultato, vedi i pareggi contro Milan, Roma e, ultimo in ordine di tempo, Genoa. Ma l'orgoglio di Lucarelli non poteva bastare. E allora ciao Serse, proprio nel giorno di Pasquetta: solo l'uovo, forse, potrà addolcire il suo amaro finale di stagione. O fors'ancora il pensiero di essere in «sventurata» compagnia. Basti pensare a Spalletti, Gregucci, Donadoni, Papadopulo, Giampaolo, Baroni, Zenga, Atzori, Marino, Conte, Ferrara, Ballardini, De Biasi, lo stesso Ruotolo: tutti esonerati, qualcuno fortunato e richiamato. Una lista tanto lunga che si fa prima a ricordare i «miracolati», gli highlander della panchina. Quelli che il loro posto, non certo senza difficoltà, sono riusciti a mantenerlo: Mourinho, Leonardo, Del Neri, Gasperini, Prandelli, Ventura, Allegri, Guidolin, Prandelli. Riusciranno a restare in sella fino alla fine? Mancano sei giornate, praticamente un solo mese di campionato, le loro squadre hanno (quasi) tutte centrato gli obiettivi iniziali: i colpi di scena, e di follia, dovrebbero essere finiti. Forse.

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