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Lotito assicura: Ballardini non si tocca

L'allenatore della Lazio Davide Ballardini

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Ballardini non si tocca. Parola di Claudio Lotito, che ieri sera ai microfoni di SkyTg24 ha ribadito la sua fiducia nei confronti del tecnico biancoceleste, a rischio dopo gli ultimi risultati negativi. «Non ho mai messo in discussione l'operato del mister - ha spiegato il presidente - Il problema non è legato all'allenatore, non mi risulta che i giocatori abbiano esternato problemi di conflittualità con il tecnico. Sarebbe troppo comodo crearsi un alibi o creare un alibi ai giocatori. Io ho sempre detto che si vince e si perde tutti insieme; perde la società, la squadra, lo staff tecnico». «Se si perde i demeriti sono sempre miei - ha proseguito il patron biancoceleste - Oggi i fatti non sono positivi, anche se all'inizio abbiamo conseguito risultati e trofei, ma oggi non siamo in linea con le aspettative e potenzialità e la società si sta attivando per rinforzare la squadra e rimuovere le cause. Io credo che la Lazio abbia avuto un coacervo di situazioni che abbiano portato ai risultati negativi ma questo non vuol dire che debba accadere fino alla fine del campionato, anche perché alcune partite le abbiamo perse ma non lo meritavamo. Oggi c'è una difficoltà a segnare - ha argomentato Lotito - Io mi auguro che la squadra trovi la serenità e la concentrazione giusta, ma per farlo deve sacrificarsi e non solo fisicamente ma anche con la testa e il cuore. La squadra deve recuperare determinati requisiti peculiari che aveva all'inizio del campionato. Penso che ci sia la necessità di un momento di concentrazione, un momento di riflessione per far sì che tutti quanti insieme si possa ripartire, secondo la logica del gruppo e lo spirito di sacrificio. È un momento che spero sia transitorio: è accaduto anche al Milan all'inizio, ma poi è ripartito con la logica e il convincimento del proprio potenziale». Intanto è stata confermata la scelta del ritiro: tutti chiusi a Formello a lavorare fino a sabato sera. Poi un paio di giorni liberi e all'inizio della prossima settimana verrà fatto un punto. Probabile che si resti a Roma, magari partendo per Napoli con qualche giorno di anticipo. Ha prevalso quindi la linea voluta dai giocatori e da Ballardini. Oggi, comunque, la ripresa nel pomeriggio per cominciare a preparare la prossima trasferta. Possibile anche un leggero richiamo della preparazione con doppie sedute a go-go.   Nel frattempo emerge un'affascinante ipotesi: Zarate potrebbe essere convocato in Nazionale dopo i Mondiali. «Ci ha chiamato un mese fa un manager della Figc per parlarci di questa possibilità. Al momento stiamo aspettando per vedere se Maradona convocherà Mauro per i Mondiali. In caso contrario, nei prossimi mesi prenderemo in considerazione l'eventualità di giocare con l'Italia», ha spiegato Sergio Zarate, fratello e procuratore del giocatore. Ieri la smentita di rito dall'Italia ma la situazione è chiara: l'attaccante della Lazio può tornare utile dopo il Sudafrica se Maradona o il suo successore continuassero ad ignorarlo. A quel punto entrerebbe in gioco la Figc, lieta di accogliere Zarate a braccia aperte. Maurito, che ha trascorso i suoi giorni liberi a Madrid, è in possesso di regolare passaporto italiano grazie ai nonni materni partiti da Catanzaro tanti anni fa. Mamma Catalina ha ereditato il prezioso documento poi preso anche da Zarate.  

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