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Il cittì Lippi ha spaccato il televisore

Cassano

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Avrà insultato anche il televisore, stavolta, Marcello Lippi, lo schermo gli proponeva impietoso lo show di Antonio Cassano, gli stop, gli assist, le magie, lo slalom tra avversari birilli. L'icona della Samp che, in attesa dell'Inter, si rimetteva in tasca il primato, grazie anche alla nuova versione dell'uomo mascherato, Pazzini, e delle imprese balistiche di bomber occasionali come Mannini e Ziegler. Ma Lippi afferma che Cassano non gli serve: e Lippi, direbbe Marco Antonio, è un uomo d'onore. Magari, obietterebbe il tifoso, un po' capoccione. Primato effimero perché, secondo pronostico, l'Inter torna da sola al comando, correndo però qualche rischio nel finale, quando è parsa adagiarsi sul doppio vantaggio, Julio Cesar si è concesso una delle rare distrazioni stagionali regalando al Catania il rigore della speranza, ma infine sono arrivati i fondamentali tre punti, il destino delle altre pretendenti rimane l'ormai stucchevole inseguimento. Con un sabato nobilitato dal duo di testa, toni più tenui annuncia la domenica. La chiuderà il Milan nella «fatal Verona», però talvolta sull'altra sponda dell'Adige, regno del Chievo. La Roma torna all'Olimpico dopo la beffa di San Siro e l'ennesima, felice, «zona Ranieri» di Londra.   Non servivano intuizioni geniali per stabilire il peso dell'assenza di Totti, però Ranieri ha fatto bene a ricordarlo, alle labili memorie che talvolta mettono in dubbio l'utilità di un contratto per altro in eterna lista d'attesa. Dal romanista Cosmi troppe volte sono arrivate poco piacevoli sorprese, logico fidarsi poco di questo Livorno che pure, nelle valutazioni degli organici, sembra tra i più accreditati verso un rapido ritorno in B. Poiché la società mai ha risposto agli appelli di Spalletti per l'arrivo di una punta più collaudata di Zamblera, giocherà Vucinic, al cinquanta per cento, accanto a Menez, nel quale il tecnico ha confermato di riporre grande fiducia. Fin troppa, se gli ha consentito di battere il rigore al Craven Cottage, ignorando i molti specialisti, a partire da Pizarro. Lazio a Bari, Ballardini conferma la difesa a tre che gli aveva consentito la netta inversione di tendenza nella partita di Europa League con il Villarreal. Quel Bari che sta sorprendendo tutti, forse è meglio affrontarlo al San Nicola piuttosto che in casa, la squadra di Ventura dà nelle trasferte il meglio di sé.

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