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Roma scippata a Milano

Pato del Milan

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MILANO - La Roma torna infuriata e a mani vuote da San Siro.Ancora una volta c'è lo zampino di Roberto Rosetti, lo stesso che aveva condizionato la sfida con l'Inter di due anni fa fischiando a senso unico. Stavolta l'arbitro di Torino rovina la serata dei giallorossi rimettendo in partita un Milan fino a quel momento inguardabile. Le sue decisioni - rigore non dato a Menez nel primo tempo e concesso per un fallo dubbio di Burdisso - fanno perdere la testa alla Roma che ci mette anche del suo non chiudendo la partita nel primo tempo. Dopo tre successi negli ultimi tre anni, la «scala del calcio» torna a essere indigesta. Il Milan ha il merito di trasformarsi durante l'intervallo e risorgere grazie ai suoi assi brasiliani. E a Rosetti. Per il resto c'è tanto da lavorare anche per Leonardo. La prima assenza di Totti in campionato coincide con la prima sconfitta di Ranieri da quando guida la Roma. La partita è a due facce: solo giallorossi all'inizio, un Milan buono quanto basta nella ripresa. Nei giallorossi ci sono cinque titolari diversi rispetto all'ultima gara con il Napoli. Doni torna dopo sei mesi, ci sono Mexes e Cassetti al posto di Juan e Motta, a centrocampo sulla destra si rivede Taddei. La sorpresa di Ranieri è in attacco: tocca a Menez sostituire il capitano. Il Milan deve rinunciare all'infortunato dell'ultimora Storari: è Dida a difendere i pali. Al 3' la Roma va subito avanti. Suicidio di Thiago Silva che con un folle retropassaggio lancia Menez da solo davanti a Dida: il francese non può sbagliare. Passa neanche un minuto e ancora Menez taglia a fette la difesa del Milan con un'azione personale ma stavolta si fa parare il diagonale. I rossoneri accusano il colpo e mostrano tutti i loro limiti. Al 20' Menez ben imbeccato da Vucinic sbaglia un altro colpo del ko: ma su di lui c'era fallo di Thiago Silva. In campo si vede solo la Roma. Compatta, ordinata, ma poco cattiva nell'area avversaria. Dida è bravo a deviare un diagonale di De Rossi che si fa tutto il campo col pallone tra i piedi prima di calciare. Al 38' la gara si riaccende. Prima Vucinic brucia Nesta ma invece di servire Menez fa l'egoista e calcia in modo troppo morbido verso Dida. Sul contropiede susseguente il Milan ha l'unica vera occasione del primo tempo: un rimpallo consente a Seedorf di colpire a botta sicura da due passi, Doni dice «presente» e devia sul palo. Nell'intervallo Leonardo sostituisce Abate - uno dei meno peggio fino a quel momento - e getta nella mischia Inzaghi che graffia subito la Roma con un colpo di testa ma Pizarro si immola sulla linea.   Il Milan gioca con un 4-3-3 spregiudicato, Pato e Ronaldinho sono le punte esterne, Seedorf diventa l'intermedio di centrocampo a sinistra. È la mossa che risolleva il Milan. I rossoneri trovano il pari su rigore. Rosetti fischia per un fallo di Burdisso su Nesta: l'argentino prende sia il pallone che le gambe del difensore, la decisione è al limite e fa infuriare la Roma. Dal dischetto Ronaldinho non sbaglia. Al 21' contropiede del Milan finalizzato da Pato che si beve Riise e Doni in un colpo solo. Ranieri si gioca tre cambi in cinque minuti: fuori Taddei, Vucinic e Menez, esausti, al loro posto Guberti (buon impatto sulla gara), Okaka e Baptista. La Roma si getta in avanti col cuore, costruisce un paio di palle-gol e rischia tanto dietro. Ambrosini le dà una mano facendosi cacciare per una gomitata a Burdisso che gli costa il secondo giallo. Ma la frittata ormai era fatta. La Roma che ha respirato per un tempo aria di Champions dovrà rifare tutto da capo.

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