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L'Italtennis s'inchina a re Federer

Roger Federer

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GENOVA È finita come da copione. Inutile mescolare le carte, sostituire Seppi con Starace. Un giocatore da mandare in campo contro Roger Federer con qualche probabilità di successo non ce l'abbiamo mai avuto anche se Filippo Volandri è riuscito una volta a sorprendere il campione svizzero al Foro Italico, il teatro meno gradito dal campione svizzero che vi aveva anche subito una dura sconfitta contro Andrea Gaudenzi prima che Federer diventasse Federer. Già che ci sono ricordo che anche Gianluca Pozzi si era preso la soddisfazione di battere Federer ed addirittura in Coppa Davis, nel 1999 a Neuchatel ma era accaduto a risultato acquisito sul 3 a 0 per la Svizzera. Era giusto comunque concedere a Starace la soddisfazione di incrociare la racchetta con un campione come premio per l'eccellente prova disputata in doppio il giorno prima ma il risultato ha dimostrato che, almeno in questa occasione, Barazzutti non aveva sbagliato formazione. Purtroppo la situazione del nostro tennis maschile è tale che abbiamo dei giocatori abbastanza intercambiabili ma su livelli molto modesti ed inaccettabili in rapporto alle nostre tradizioni ed alle nostre possibilità. Avremmo anche avuto qualche sorteggio sfortunato (come questo) ma se il nostro primo giocatore è numero 59 in classifica vuol dire che c'è qualcosa che non funziona (o che funziona male) nel nostro movimento tennistico. Credo che ieri, quando la partita è stata interrotta dalla pioggia sul 6-3, 4-0 per Federer, il campione svizzero deve essersi chiesto se non avesse commesso una leggerezza nel rinunciare al doppio. Non perché la parziale rimonta dell'Italia potesse rimettere in discussione il risultato ma perché se ieri avesse piovuto tutto il giorno la vicenda si sarebbe molto complicata. Dopo due ore la pioggia si è attenuata al punto da consentire la ripresa. Federer ha completato il secondo set con un rapido 6-0 ed ha facilmente controllato la partita anche nel terzo difendendo il break conquistato nel primo gioco. Le tre giornate di Genova non ci hanno portato novità, in positivo o in negativo (è finita 3-2 per la Svizzera con successo ininfluente di Fabio Fognini nell'ultimo singolare ndr). A questo punto dobbiamo concentrarci sul sorteggio della prossima edizione, non quello dei tabelloni iniziali dove non dovremmo avere difficoltà ma quello che dovrà stabilire gli accoppiamenti degli spareggi sperando di non doverci trovare di fronte una squadra per noi imbattibile per colpa di un campione (Nadal, Federer) che non aveva avuto voglia di giocare il primo turno. Questa è la Davis che per i giocatori più forti vale molto meno di un torneo dello Slam mentre conta di più per quelli che nei grandi tornei vincono poco. I nostri, purtroppo, appartengono a questa seconda categoria e da molti anni, ormai.

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