Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Non si possono «concedere» Zarate e Rocchi

default_image

  • a
  • a
  • a

Hafatto soffrire i rivali, il pressing alto e assiduo dei laziali, purtroppo la sfortuna ha voltato le spalle ai romani nelle tante occasioni da gol. Bella partita, ritmi molto elevati, arbitro che ha lasciato giocare tanto, però con metro uniforme, solito carattere dei bianconeri che hanno perso per infortunio Diego, infelice prospettiva per la Champions. Ma grandi meriti anche per Ballardini e i suoi, la Lazio legittima il suo folgorante avvio di stagione. Di divertente, nel pari bianco del Milan all'Armando Picchi, soltanto i nomi sbagliati su qualche maglia del Livorno, anche su quella dello strepitoso Candreva, forse il genovese Spinelli ha scelto indumenti a buon mercato. Milan ancora deludente, certo se il «patron» fonda il rilancio su Ronaldinho, le prospettive sono avvilenti. Messi alle spalle tutti gli impegni internazionali, che tanti protagonisti del campionato hanno coinvolto, italiani e stranieri, già alle spalle anche il prestigioso sabato degli anticipi, oggi gli appuntamenti domenicali sono altrettanto sostanziosi, a livello di interesse e di motivi tecnici. A partire, naturalmente, dalla terza esibizione consecutiva a San Siro della favorita, dopo l'esordio balbettante e la trionfale serata del derby. Nella rincorsa alla vetta, lo scomodo ostacolo del Parma, che Ghirardi ha voluto competitivo per non rivivere le angosce della caduta, neopromossa adeguatamente puntellata con impegno economico notevole, termine sconosciuto dalle nostre parti, Mourinho non vivrà un pomeriggio tranquillo. Insidie anche per le altre due capoliste, le genovesi, la Samp in trasferta a Bergamo contro un'Atalanta rabbiosa per uno zero in classifica non meritato, il Genoa a Marassi, ma qui il pericolo è rappresentato dalla caratura del Napoli, mercato ambizioso destinato a produrre un ulteriore salto di qualità. Grande attenzione rivolta alla nuova Roma, a Siena il primo atto della gestione Ranieri dopo le gloriose stagioni di Spalletti. Tifosi al seguito soltanto in teoria, alle toppe con le quali ogni tanto la società tenta di restituire dignità a un abito lacero, il popolo romanista ha risposto con il disincanto che appartiene da sempre a questa città, i pullman partiranno in numero ridottissimo. Formazione ancora non definita, si pensa a una Roma più raccolta, si spera di non vedere più le improvvisazioni della barricata anti-Juve. Strano che restino a casa Andreolli e Cerci, il loro ritorno non era l'orgoglio della cosiddetta campagna estiva? Sarà dura, contro le alchimie di Giampaolo, ma dalla Roma si attende adesso una prova di carattere convincente.

Dai blog