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Grinta e Rocchi, le Aquile volano

Tommaso Rocchi della Lazio

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Tre punti d'oro per partire alla grande anche in campionato dopo la vittoria in Supercoppa e quella in Europa League. La Lazio soffre, lotta col cuore più che con il gioco e batte l'Atalanta di misura grazie a un gol di Rocchi. Ballardini fa festa grazie al cuore messo in campo dai suoi ragazzi anche quando le gambe non ci arrivavano più. Alla fine Ballardini lascia fuori Matuzalem e presenta il finto tridente con Foggia, quarto di centrocampo alle spalle di Zarate e Rocchi nel più classico dei 4-4-2. Gregucci si affida al collaudato modulo dell'anno scorso con Acquafresca unica punta dietro a Doni. Arbitra Pierpaoli di Firenze con una divisa modello gay-pride davanti a venticinquemila spettatori che si presentano all'Olimpico con l'infradito ai piedi e l'asciugamano al collo per sconfiggere l'afa. Si parte e Zarate sforna subito un assist al bacio per l'accorrente Rocchi ma il capitano alza incredibilmente sopra la traversa. Avvio pirotecnico, l'Atalanta risponde subito. Acquafresca imita il collega laziale ciccando da ottima posizione dopo un errato disimpegno di Brocchi. Tant'è, biancocelesti un po' troppo sbilanciati, a centrocampo si soffre con i tre davanti che si sacrificano poco ma quando affonda la banda di Ballardini fa paura. E al 22' ecco il vantaggio: Foggia è perfetto nel servire Rocchi, stavolta puntale nell'appoggio in rete. Poi Zarate incanta, accende lo stadio, salta quattro avversari come birilli e solo il prodigioso recupero di Bellini evita il peggio per Consigli. Ancora Lazio, l'Atalanta è stordita.   Kolarov sfiora il raddoppio con un diagonale di sinistro poco prima del fischio finale dell'incerto Pierpaoli che certifica la chiusura di un buon primo tempo. Si riprende con gli stessi giocatori, Ballardini e Gregucci aspettano per giocarsi i cambi. Barreto dopo pochi secondi apre le ostilità con un tiraccio da lontano ma la partita è sempre la stessa: l'Atalanta tiene il pallone, cerca il pertugio giusto, la Lazio riparte in velocità per sfruttare i suoi fantasisti. Si soffre anche perché Brocchi sbaglia un altro rinvio e concede ad Acquafresca un'occasione colossale. Il pupillo di Ballardini spedisce al lato ma il tecnico di casa corre ai ripari inserendo Dabo al posto dello stanchissimo Baronio e Matuzalem per Foggia. Forze fresche per arginare la marea nerazzurra che avanza. C'è spazio per Tiribocchi, Gregucci chiama l'assalto, la Lazio si copre.   A un quarto d'ora dalla fine se ne va Rocchi, dentro Cruz per aiutare la difesa sugli angoli avversari. Proprio il nuovo entrato Tiribocchi prova a guadagnarsi un rigore col mestiere (si porta avanti il pallone con le mani) e subisce l'ancata di Cribari ma Pierpaoli per fortuna non abbocca. Si contano i secondi, l'Atalanta pressa, Bellini sfiora il gol della domenica sera ma il fortino resiste. Bene così.

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