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Tricolore a Pozzato «E ora vinco al Tour»

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MarcoGrassi «Inseguivo il tricolore da molti anni e finalmente sono riuscito a conquistare il titolo di campione italiano»: non si può dire che Filippo Pozzato, uno dei predestinati del nostro ciclismo, abbia fatto incetta di successi clamorosi in questi anni. Una Milano-Sanremo (come vittoria più prestigiosa) rende importante il suo palmarés, ma non lo riempie come ci si sarebbe aspettati che accadesse nella carriera di questo fortissimo pedalatore vicentino. La maglia di campione nazionale impreziosisce quindi in maniera particolare il decimo anno di professionismo di Pippo (che non ha neanche 28 anni, e non ne aveva 20 quando passò pro', nel 2000). A Imola, sul circuito automobilistico del Santerno (su cui si sono percorsi gli ultimi km della gara), Pozzato ha sfrecciato alla testa di un gruppetto di poco più di 20 uomini, regolando nello sprint Cunego, Paolini e Gavazzi. È sulla salita dei Tre Monti che si sono visti i più accesi momenti di battaglia, col succedersi degli attacchi di molti favoriti, tornata dopo tornata: tra gli altri, visto in azione un Ballan che si è finalmente lasciato alle spalle i problemi fisici che ne hanno funestato fin qui la stagione. Al penultimo giro, è stato Nibali a partire: il siciliano, che sta affinando la forma per presentarsi al Tour de France (che inizia sabato) con la condizione giusta per provare a far classifica, non ha avuto spazio, e ci ha riprovato all'ultimo giro, in compagnia di Bertagnolli, a 10 km dalla fine; ma anche il nuovo attacco di Nibali è stato annullato (gran lavoro della Lampre, tutta protesa a lanciare Cunego). A quel punto Bertagnolli è partito in contropiede insieme a Pellizotti, e dopo l'ultimo passaggio sui Tre Monti la coppia di testa è stata raggiunta da Reda, Canuti, Caruso e Callegarin. Ancora niente da fare: sempre la Lampre a ricucire, e ai 3 km gruppo dei migliori (circa 25 unità) di nuovo compatto. La volata nell'autodromo è stata impostata proprio dalla Lampre, ma in maniera parecchio disordinata, visto che Cunego non ha potuto sfruttare il lavoro dei suoi compagni, trovandosi a fare la spola da un lato all'altro della strada per trovare il corridoio giusto. Morale della favola, mentre Damiano zigzagava, Pozzato volava a vincere il titolo, davanti al veronese che, pur in rimonta, nulla ha potuto contro il suo corregionale. Si chiude così una Settimana Tricolore che ha visto, oltre a quello di Filippo ieri, i successi di Pinotti nella crono, di Monia Baccaille nella prova femminile, e di Matteo Rabottini tra gli under 23. Appuntamento col grande ciclismo - come detto - a sabato per il Tour de France. Per il quale il neocampione italiano ha già qualche idea: «Ora ho questa bella responsabilità di essere uno dei simboli del gruppo. Vado al Tour per vincere una tappa, una tappa con la maglia di campione italiano».

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