«La politica deve farsi da parte»
Easpetta lo sviluppo degli eventi. Il sindaco di Roma commenta così il possibile passaggio del club giallorosso a Francesco Angelini: «È un tema tutto interno alla società e su cui credo che la politica debba fare un passo indietro. L'importante - spiega il primo cittadino - è che sia una soluzione solida e che permetta un rilancio della Roma». Alemanno ribadisce che la «palla» è e deve essere in mano alla famiglia Sensi e ribadisce che all'amministrazione capitolina «non interessa quale sia la soluzione» per il futuro della Roma. Dal mondo della politica a quello del calcio. Ecco il parere di un dirigente che ha lavorato a Trigoria nel periodo dell'ultimo scudetto: Fabrizio Lucchesi, ex dg giallorosso, ricorda come i «Sensi abbiano fatto il massimo negli ultimi anni, anche tra le difficoltà affrontate ultimamente. Guardando al futuro, leggo che ci sono ipotesi diverse sul tavolo. La Roma fa bene a valutarle. Mi sembra che la famiglia Sensi abbia un atteggiamento responsabile nell'analizzare la situazione con calma e di conseguenza decidere in funzione di quella che sarà la soluzione migliore per la squadra e non per il proprio tornaconto». Lucchesi vede di buon occhio l'eventuale ingresso nella Roma di capitali stranieri. «Si vive in un mondo globalizzato, le società di calcio sono sostanzialmente imprese e non ci vedo niente di male se ci fossero investitori esteri». Sulla questione è intervenuto un altro ex dirigente romanista, diventato poi negli anni un grande rivale dei Sensi. Luciano Moggi si dice convinto che la famiglia «non venderà la Roma. Solo se avessero l'occasione giusta e una persona affidabile, allora passerebbero la mano». Ale. Aus.
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