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Ma il tifoso resta ancora disorientato

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Attenzione,però: chi dedica poco tempo alla lettura, privilegiando l'ascolto di radio e televisioni, non ha fatto un sia pur minimo progresso, nel suo sforzo di interpretare le vicende di una società ferma al comunicato numero mille. Di quelli, poi, che sembrano stilati da un giudice della Cassazione e riservati dunque ai giuristi più esperti, il povero cittadino cerca invano uno spiraglio di assimilazione. Se non altro, in assenza di un confronto verbale con l'informazione, sul sito della Roma, Rosella Sensi ha voluto assicurare che la società resterà per ora nelle mani della famiglia, allontanando ulteriori ipotesi di cambio di mano, il nemico era già stato individuato nella stampa, accusata di diffondere voci tendenziose, ma resta il dubbio che la disinformazione abbia altre origini, maliziose. Questo dunque lo scenario nel quale i tifosi, inquieti ma non ancora rassegnati, tentano di orientarsi, sussurri e voci si spostano sul piano tecnico, in primo fila il possibile scambio di allenatori tra Roma e Juventus. Spalletti non ha espresso, a differenza di Capello messo in croce, qui a Roma, da chi non aveva voluto approfondire la situazione reale, la sua volontà di rifiutare comunque la panchina bianconera, il testaccino Ranieri nella sua città tornerebbe a piedi. Però, con tutta la simpatia e l'affetto per Claudio, non sembra la soluzione più idonea per un progetto a non breve termine, specialmente di fronte a una platea incantata dal calcio spettacolo di Spalletti, ammirazione condivisa da tutta Europa. Ranieri ha fatto miracoli, ritengo, con un organico di non altissina qualità, se non in attacco, prima aveva portato in salvo un Parma alla canna del gas. L'avventura romana rischierebbe di essere condizionata, forse, da eccesso di amore, come era già accaduto a Mazzone e come inevitabilmente accadrebbe a Giannini, altro nome indicato da qualche tifoso. Comunque vada, scelte e indirizzi sarebbero tardivi, tra rinnovi da perfezionare e bilanci privi di soccorsi europei: secondo premesse, il mercato si orienta più in uscita che in entrata. Se poi a Barcellona qualcuno pensasse a un De Rossi che, lì in mezzo, garantirebbe trionfi per un decennio, allora veramente il popolo giallorosso troverebbe ben più pesanti motivi di apprensione. Nella navigazione al buio suggerita dall'attualità, resta difficile intravedere la luce amica di un faro.

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