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Rossi amaro «Bene solo per un'ora»

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L'episodiolo determina un grande campione e lì noi siamo venuti meno mentre è venuta fuori la cattiveria dell'Inter». L'allenatore biancoceleste analizza in questo modo la sconfitta per 2-0 della sua Lazio in casa dei Campioni d'Italia. Il tecnico, impegnato su due fronti con l'obiettivo di vincere la Coppa Italia affrontando la Sampdoria, spiega le sue scelte iniziali: «Dovevo fare rifiatare qualcuno, i ragazzi hanno speso tanto, hanno quasi sempre giocato gli stessi. Quelli che ho scelto per la sfida con l'Inter hanno fatto bene per un'ora, poi è venuta fuori la loro poca abitudine a giocare. Se facciamo le cose che sappiamo fare, giochiamo bene anche in casa, ma ho tutti giocatori brevilinei, e quando affronti squadre che si chiudono hai qualche difficoltà, non riesci a sfondare e non hai modo di giocare con le palle alte: ci manca fisicità. Anche contro l'Inter siamo arrivati abbastanza facilmente nella trequarti, ci siamo persi nell'ultimo fraseggio. Tuttavia, sono convinto che è nelle corde di questa squadra anche l'ultimo passaggio, quello che nella sfida contro i Campioni d'Italia c'è mancato». Il discorso si sposta poi sulla firma del nuovo contratto di Zarate, ma l'allenatore non entra nel merito delle scelte del club: »Queste sono situazioni che competono alla società: se il presidente ritiene di dargli quella cifra, significa che lo merita. Ritengo che debba essere adottata una politica delle fasce di ingaggio, con un'equa differenza tra i calciatori affermati, quelli intermedi, e i giovani. Senza discostarsi troppo dalle somme dei contratti, altrimenti andrebbe incontro a degli squilibri». Il tecnico si congeda poi con una battuta: «Rilassato? Mai. Non lo sono neanche quando faccio allenamento, figuriamoci quando perdo in casa dell'Inter».

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