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Roma «Made in Italy»

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Seiitaliani, cinque stranieri. La Roma che scenderà in campo domani pomeriggio contro il Bologna va contro le tendenze esterofile del campionato. Motta e Panucci in difesa, De Rossi, Brighi e Perrotta a formare un centrocampo azzurro a tinta unita, Totti pronto a rientrare in attacco. Tre sono appena tornati dagli impegni della nazionale di Lippi contro Montenegro e Irlanda, uno non era con loro solo perché reduce da un infortunio, gli altri due hanno chiuso la carriera in azzurro per scelta. Propria, nel caso di Totti, del ct in quello di Panucci. Tutti e sei insieme dovranno guidare la Roma nella prima delle nove tappe che chiuderanno il campionato, contro una squadra che ha appena recuperato il suo giocatore più importante, nonché capocannoniere della serie A in compagnia di Ibrahimovic: Marco Di Vaio, italianissimo anche lui, ha smaltito in fretta l'infortunio alla caviglia e sarà in campo. Spalletti, da par suo, ritrova in colpo solo i due leader. Totti e De Rossi non giocano contemporaneamente dalla partita di Londra con l'Arsenal. È passato più di un mese e nel frattempo la Roma si ritrova senza Champions e ad inseguire Genoa e Fiorentina per tornarci subito. Il capitano non può essere al top della condizione per ovvi motivi, ma i segnali degli ultimi due giorni sono decisamente confortanti. Ieri ha svolto il secondo allenamento consecutivo nel gruppo, con tanto di assist e gol durante la partitella finale. Prima si è dedicato a corsa e allunghi al fianco del «fido» Vito Scala per proseguire il programma di recupero atletico dopo l'impiego a singhiozzo degli ultimi tempi. Oggi verrà convocato al termine della seduta mattutina in programma a Trigoria e domani pomeriggio sarà lui il terminale avanzato dei giallorossi. Se Spalletti decidesse di affidarsi dall'inizio anche Tonetto (improbabile ma non impossibile) quella che scenderà in campo all'Olimpico eguaglierebbe la formazione con meno stranieri schierata dal tecnico in questa stagione: solo una volta, a Udine, gli italiani titolari erano sette. Gli stessi di domani, con l'unica differenza di Loria al posto dell'ultimo arrivato Motta. A completare l'undici anti-Bologna ci penseranno Doni in porta, Mexes e Riise in difesa, Pizarro (alla trecentesima gara ufficiale in Italia) e uno tra Menez e Baptista. La scelta del partner di Totti sembra l'unico dubbio rimasto irrisolto nella testa dell'allenatore toscano. Il francese si allena senza problemi da tre settimane e ha recuperato una condizione accettabile. È lui il favorito nel ballottaggio visto che Baptista è rientrato solo ieri mattina insieme a Doni dal tour de force affrontato con la nazionale brasiliana. Il volo Alitalia diretto proveniente da San Paolo è atterrato a Fiumicino alle 7.30 e i due giallorossi, come da accordi con Spalletti, hanno goduto di una giornata di riposo. Degli ultimi tredici giorni ne hanno passati due interi in aereo: sommando gli spostamenti per le due partite (la Seleçao ha giocato domenica in Ecuador e mercoledì a Porto Alegre) si arriva a 46 ore di volo. Solo oggi il tecnico potrà constatare di persona le loro condizioni. In Brasile Doni si è sottoposto alle cosiddette «manipolazioni» alla schiena: pare che i risultati siano buoni. Hanno imboccato la via del completo recupero anche Taddei e Cassetti. Martedì torneranno ad allenarsi con i compagni e per il derby saranno nuovamente disponibili. Così come Juan che ieri ha iniziato un lavoro specifico con il pallone. È invece in forte dubbio la presenza di Vucinic anche per la sfida con la Lazio. La lesione al gluteo e la schiena dolorante non consentono di fare previsioni sul suo rientro. Tra le poche certezze dell'altro indisponibile Aquilani ce n'è una non proprio piacevole: lui contro i «cugini» non ci sarà sicuramente.

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