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Ricomincia la marcia-salvezza

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AlessandroFusco Dopo più di due mesi di pausa per coppe europee e Sei Nazioni riprende il Super10, proprio nei giorni in cui la Magners Celtic League ha accettato l'ingresso di due franchigie italiane per la stagione 2010-11. La decisione determinerà un futuro diverso per il massimo campionato italiano. Depresso fin qui dalle scarse potenzialità commerciali, incapace di trattenere i migliori italiani in casa, il Super10 verrà certamente riformato. Intanto oggi le due romane cominciano la battaglia finale per la salvezza. Mancano otto match al termine, otto finali da non fallire. L'AlmavivA Capitolina di Pancho Rubio lancia la sua sfida ospitando (ore 15) al Flaminio la capolista Viadana. Ultimi a 11 punti i bluamaranto hanno mostrato in Coppa Italia confortanti segnali di progresso: «I ragazzi hanno sempre lavorato bene - spiega Rubio - e hanno continuato a farlo durante la sosta. Abbiamo avuto tempo per lavorare sulle nostre carenze, ma stare così a lungo lontani dal campionato potrebbe far perdere un po' di attitudine». Problemi per la maglia n.9. Assenti per infortunio Toniolatti e Gentile, sarà Gonzalo Camardon ad assumersi tale responsabilità. L'ex Puma, 39 anni, aveva smesso di giocare al termine della stagione scorsa per assistere Rubio con i tre-quarti: «Vorrà dire - scherza Pancho - che avremo un coach anche in campo». Per la Futura Park Roma decisivo scontro diretto sul campo del Gran Parma. Dopo l'esonero di Bordon il nuovo coach Pratichetti ha avuto due mesi per lavorare sulla squadra: «Il match di oggi è molto più di uno scontro diretto. Dall'inizio della pausa - spiega Pratichetti - abbiamo avuto le partite di Coppa Italia e l'amichevole con L'Aquila per fare esperimenti. Le indicazioni sono positive, i ragazzi rispondono bene e, insieme con Stefano Fortunato (assistente per i tre-quarti) abbiamo cambiato qualcosa anche a livello tattico». Giocatori come Freschi e Van Schalkwyk garantiscono parecchie opzioni nella costruzione del gioco e nella difesa della profondità attraverso l'utilizzo del gioco al piede, fermo restando l'utilizzo di Todeschini a estremo.

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