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Lazio, l'Europa è più vicina

Lazio

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La Lazio riscatta un primo tempo bruttissimo e batte la Juve con una ripresa da incorniciare. La semifinale d'andata finisce 2-1 per i biancocelesti che al ritorno (il 22 aprile) avranno un piccolo vantaggio ma ci sarà anche Zarate a dare speranze. Al gol di Marchionni, rispondono Pandev e Rocchi per una vittoria preziosa che tiene apertissima la qualificazione alla finale della Coppa Italia. Rossi non rischia Brocchi, sposta Manfredini a sinistra con Foggia sulla destra. È il classico 4-4-2, Rocchi e Pandev giocano in attacco. Ranieri punta sulla coppa Italia e al di là delle dichiarazioni della vigilia schiera quasi tutti i migliori (non ci sono Buffon e Del Piero). Torna Sissoko a centrocampo, davanti fiducia alla coppia Amauri-Iaquinta. Fischia Tagliavento davanti a quarantamila spettatori con la Nord vestita da tantissimi bandieroni biancocelesti come vent'anni fa. La Juve prova subito a mettere paura alla Lazio. Tre minuti e Iaquinta gira un cross perfetto di Marchionni con il pallone che esce di pochissimo dalla porta difesa da Muslera. È il segnale che i bianconeri non hanno la testa al derby o alla Champions, vogliono la finale dell'Olimpico. La Lazio aspetta e prova a reagire ma non è facile salire perché Tiago è ispirato, Sissoko ringhia, Nedved è indemoniato quasi non fosse stato il club biancoceleste a portarlo in Italia. Tanta Juve nel primo quarto d'ora e anche un gol regolarissimo annullato ai bianconeri (passerà forse alla storia): lo segna Iaquinta ma l'assistente Giordano ferma il gioco per un fuorigioco inesistente. Pericolo scampato e allora la banda di Rossi si rianima, ci provano Matuzalem e Kolarov da lontano, Manninger vigila. Al 35' la svolta sull'ennesima percussione della coppia Nedved-Molinaro. Traversone sul quale svetta, malissimo Manfredini, assist involontario per Marchionni che fa secco l'incolpevole Muslera con la deviazione di Kolarov. Il laterale di Monterotondo colpisce la sua squadra del cuore: 1-0 per la Juve e Lazio in castigo. La reazione c'è, Rocchi impegna Manninger in diagonale, lo stesso portiere austriaco respinge una punizione velenosa di Ledesma ma si va al riposo con la Juve avanti. Meritatamente. Dopo l'intervallo nessuna novità, Rossi non cambia, inverte soltanto gli esterni di centrocampo Manfredini e Foggia. Pochi minuti e il tecnico (finalmente) si accorge che l'ivoriano non è in serata e allora ecco il redivivo Mauri per provare a dare la scossa. E ci riesce perché ora la Lazio c'è, va all'assalto, tira fuori l'orgoglio. Ranieri comprende gli stenti dei suoi, aspetta un po' e si affida al giovane Marchisio per uno stanco Sissoko. Rocchi sfiora il pari, Foggia si esalta e comincia a martellare sulla destra dove Molinaro va in affanno. Al 20' arriva il pari a certificare la presenza in campo di Pandev. Tiro di Lichtsteiner, respinta corta di Manninger, il macedone controlla e infila la porta della Juve: 1-1, giusto perché nel secondo tempo la Juve sparisce. Ranieri si copre, entra Poulsen ma non basta. Ancora Lazio, solo Lazio con Mauri che sfiora il raddoppio con un diagonale di sinistro prima. Foggia su punizione è sfortunato: traversa. È l'antipasto del vantaggio biancoceleste: imbucata di Matuzalem, Rocchi porta avanti la Lazio. Entrano Trezeguet e Brocchi, la banda Rossi sfiora il terzo gol sempre col capitano ma sarebbe stato davvero troppo. Appuntamento all'Olimpico, stavolta di Torino. Non ci sarà lo squalificato Sissoko.

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