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Lazio, vale l'Europa

Delio Rossi (Foto Gmt)

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Davanti c'è la Juve, uno dei club più blasonati del mondo che, tuttavia, si presenterà all'Olimpico pensando solo ed esclusivamente alla Champions League. «Ranieri come pesca, pesca bene - afferma il tecnico laziale - di certo non metteranno i giocatori della Primavera. Noi stiamo nelle migliori condizioni per giocarci questa sfida al meglio». In realtà mancherà per squalifica l'argentino Zarate. Dabo non è stato neppure convocato, Brocchi è in dubbio. Ieri i due calciatori non si sono allenati, la loro presenza è in forte dubbio.  «Non credo che questa sia la partita più importante dell'anno - replica Rossi - mi auguro ce ne siano altre ancor più importanti da qui alla fine del campionato. Fino ad oggi la squadra ha tenuto un atteggiamento positivo per larghi tratti delle partite, con la Juventus dovremo tenerlo per tutti i novanta minuti. C'è ancora molto da migliorare, ma è necessario aver anche un po' di pazienza: i nostri avversari sono già una grande squadra, noi stiamo studiando per diventarlo. Quando ti chiami Juventus, sai già che arrivare al secondo posto rappresenta un fallimento». Da Torino rimbalzano le polemiche del tecnico juventino legate alle date della Coppa Italia scelte dalla Lega. «Ha ragione Ranieri - afferma Rossi - ogni squadra ha il diritto di arrivare a giocare la semifinale di una competizione importante con la miglior formazione possibile, senza tener conto della Champions League». Poi il discorso si sposta sul futuro. «Sono io che decido per me, non saranno gli altri a decidere al posto mio. Sarebbe delittuoso legare la mia permanenza alla Lazio all'eventuale vittoria della Coppa Italia. Sono le strategie che determinano i risultati, lo dimostrano i club inglesi che scelgono un allenatore intorno al quale costruiscono un progetto. Wenger sono 15 anni che allena l'Arsenal, Ferguson ha ricevuto addirittura l'onorificenza di barilotto della Corona. Ma io sono un romantico del calcio, vorrei che le partite si giocassero tutte di domenica alle 14.30. Purtroppo in Italia si fa tutto il contrario, si tracciano le strategie in base ai risultati. Io ho la sensazione di restare a vita nella Lazzo, ma questo non è legato ai risultati». L'eventuale conferma sulla panchina alzale varrebbe il record assoluto tra gli allenatori della storia piagnucolaste. «Se questo accadrà - scherza Rossi - mi daranno una croce al merito: la Lazzo non è una squadra normale». E come dargli torto?

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