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Superbike, Haga alla grande

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Allo spegnimento del semaforo verde partono bene Biaggi e Spies dalla prima fila, ma i due si toccano dopo poche curve perdendo posizioni. Biaggi terminerà undicesimo mentre l'americano 16°. Al comando vanno il giapponese della Ducati Noriiyuki Haga, seguito dalla Suzuki di Max Neukirchner. I due si contendono la prima posizione, e alla fine sarà la Ducati di Haga a transitare per prima sotto la bandiera a scacchi, grazie anche a un errore di Neukirchner a poche curve dal termine. Terzo Kagayama, quarto Fabrizio con l'altra Ducati, che ha avuto ragione di un gruppetto scatenato composto da Rea, Haslam, Laconi e poi di poco staccato Troy Corser che al debutto con la nuova BMW S1000RR ha sorpreso per velocità e costanza di rendimento. Nella seconda manche scattano bene Biaggi Spies e Haga, che prendono un piccolo vantaggio sugli inseguitori. Al 14° giro Biaggi perde terreno («in gara 2 abbiamo usato pneumatici più morbidi - spiegherà poi - che a 10 giri dal termine hanno iniziato a scivolare tantissimo») e viene raggiunto da Fabrizio, Haslam e Laconi: la lotta per il terzo gradino del podio si infiamma. La spunta l'inglese Haslam, che regola Laconi e Fabrizio mentre Biaggi chiude quindicesimo perché durante l'ultimo giro finisce fuori pista per evitare di tamponare un altro pilota. «Sono abbastanza soddisfatto - ha dichiarato Biaggi - abbiamo fatto una buona gara2 usando una gomma più morbida, sapendo però che sarebbe durata solo metà gara. All'ultimo giro due piloti davanti a me si sono toccati e per non colpirli ho dovuto frenare finendo nella via di fuga. Fortunatamente sono riuscito a portare a casa almeno un punto, anche se avrei meritato qualcosa in più». In gara 2 Xaus ha portato la Bmw in undicesima posizione, confermando quindi che oltre all'Aprilia anche la BMW non è molto distante dai migliori, e presto potrebbe inserirsi nella lotta per la vittoria. Prossimo appuntamento il 14 marzo per il Gran Premio del Qatar.

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